sabato 30 aprile 2011

Playoff - Zach Randolph trascina i Grizzlies al secondo turno. Si chiude la dinastia dei grandi Spurs.


All'inizio sembrava una passeggiata per i Memphis Grizzlies, che sono andati subito sul 20-6 con una fisicità e un entusiasmo esponenzialmente maggiori del quintetto di partenza dei San Antonio Spurs. Duncan, Ginobili e Parker sembrano davvero non averne più. Tony Allen domina in difesa, recupera palloni su palloni, Randolph e la sorpresa Vasquez (entrato subito per Conley in crisi di falli) non sembrano contenibili. Però la risposta stavolta arriva dalla panchina degli Spurs: Bonner con le triple e Hill con i jump piazzati riportano San Antonio in gara, e il primo tempo si chiude con soli 4 punti di svantaggio. Anche la ripresa si muove sulla stessa partitura: Memphis controlla a livello fisico grazie anche a un Marc Gasol che sotto canestro è un fattore eccome. San Antonio sembra non farcela eppure è sempre ancora li, e quando Manu Ginobili mette il buzzer da oltre metà campo alla fine del terzo quarto si capisce che la gara è tutt'altro che conclusa, anche perché i titolari degli Spurs iniziano a dare segni di vita, soprattutto Parker. A quattro minuti dalla fine della gara McDyess mette il canestro del sorpasso, 80-79.
Da quel momento in poi però la gara è letteralmente dominata da Zach Randolph, che segna una serie di canestri impressionante e scava azione dopo azione il divario definitivo. 99-91 per i Memphis Grizzlies, 31 punti (16 nell'ultimo quarto) e 11 rimbalzi per il giocatore/franchigia di Memphis, doppia doppia fondamentale per Gasol. Per i San Antonio Spurs 23 per Parker, 16 per Ginobili, 12 e 10 rimbalzi per Duncan.
Appare a questo punto difficile da non capire: con questa sconfitta si chiude definitivamente la "dinastia" dei San Antonio Spurs, quella che ha portato al squadra di Gregg  Popovich a quattro gloriosi e strameritati titoli. Una squadra meravigliosa che vogliamo omaggiare con questo video:

venerdì 29 aprile 2011

Playoff - Passano Lakers, Mavericks e Hawks.


Finalmente una gara da Lakers per chiudere la serie. A metà del terzo quarto l'accelerazione decisiva, condotta dal solito Kobe Bryant seguito dai lunghi in maniera perentoria. I gialloviola hanno messo il fisico e la cattiveria, e gli Hornets più leggeri non hanno potuto sostenere la battaglia muscolare. E dire che comunque i padroni di casa non si sono scanzati, e i gomiti li hanno fatti sentire e come agli avversari, soprattutto al 24 che s'è preso un paio di belle legnate. 98-80 il punteggio finale con 24 di Bryant, 18 e 12 rimbalzi di un Bynum decisivo, 16 per Gasol e 14 per Odom. Serie conclusa 4-2 con qualche affanno di troppo, adesso tocca a Dallas.
I Mavericks infatti sono andati a vincere a Portland 103-96 ed hanno chiuso anche loro 4-2: stavolta succede una cosa imprevista, perché con i Trail Blazers in vantaggio netto, +11 all'inizio del secondo periodo, Nowitzki subisce un fallo pesante che invece di toglierlo dalla partita lo sveglia, e la ribalta completamente. All'intervallo i Mavericks vanno in vantaggio di 9 con i canestri del tedesco e di Jason Terry. Alla fine 33 per Nowitzki e 22 per il panchinaro di lusso dei Mavericks, che mette il buzzer a fine primo tempo. Nella ripresa i Mavericks sembrano poter controllare, ma il cuore di Portland risponde e si riporta sotto. Alla fine decidono un paio di canestri di Terry, a cui un grande Wallace (32) e il solito Aldridge (24) non riescono più a rispondere. Complimenti a Dallas, inchino ai Portland Trail Blazers, per me la squadra dell'anno.
Altra gara combattutissima la sesta tra gli Atlanta Hawks e gli Orlando Magic:di colpi proibiti e falli tecnici ne escono a iosa, ma anche di giocate pesanti e decisive come quelle di Joe Johnson, autore di 23 punti e 10 rimbalzi. E poi Crawford coi suoi tiri perfetti, anche lui 19 tanto per gradire. Gli Hawks provano ad allungare definitivamente all'inizio dell'ultimo quarto, ma Orlando resta e contatto con le schiacciate di Howard (25 e 15) e ha la tripla del pareggio con Redick, che però esce. Finisce 84-81 per Atlanta, che passa 4-2. Una sorpresa che conferma la fragilità dei Magic, squadra da sempre incompiuta.

giovedì 28 aprile 2011

Playoff - Che spettacolo a San Antonio! Thunder e Heat al secondo turno


Da dove cominciare per commentare una partita così emozionante come Gara5 tra Spurs e Grizzlies? Dalla volontà degli ospiti che non cedono di un centimentro e si trovano a condurre anche un match che potevano lasciar andare per giocarsi tutto in casa quella successiva? Oppure cominciare dalla classe immensa di Manu Ginobili, che segna 33 punti e un canestro alla fine che ha dell'incredibile? Oppure ancora dalla forza mentale della matricola Gary Neal (si, quello un po' sciagurato di Treviso...), che mette la tripla del pareggio allo scadere? Alla fine gli Spurs l'hanno spuntata all'overtime 110-103, e potrebbero aver trovato l'esaltazione necessaria per andare a vincere a Memphis. Ma questa partita è senza dubbio una perla assoluta, da vedere e rivedere, a prescindere da chi passerà il turno. Per i Grizzlies 26 di Randolph, 20 di Conley, mentre per San Antonio vanno citati anche i 24 di Tony Parker.
Gli Oklahoma City Thunder sconfiggono i Denver Nuggets 100-97 e vincono la serie 4-1. La storia è stata quella delle altre partite: gli ospiti giocano bene di squadra e mettono tutti a referto. Però dall'altra parte c'è LA PRIMA PUNTA per eccellenza, Kevin Durant, che in una giornata pessima per Westbrook recupera lo svantaggio praticamente da solo, serve a Harden la tripla del pareggio, mette un canestro più fallo da antologia per il sorpasso, chiude con 41 punti e un ultimo quarto di quelli che possono farlo paragonare ancora una volta (e per me a buon diritto) a Michael Jordan.
I Miami Heat hanno battuto 97-91 i Philadelphia 76ers e chiuso anche loro la serie 4-1. Gara decisa dai tiri liberi nel finale, dove i padroni di casa hanno mantenuto la freddezza necessaria per prevalere. Heat comunque ancora lontani da un gioco che possa permettere loro di affrontare con sicurezza i Celtics nel prossimo turno. Comunque 26 di Wade, 22 di Bosh e 20 importanti di Chalmers con un bel 6/12 da tre.

mercoledì 27 aprile 2011

Playoff - Lakers sul 3-2 col gioco di squadra, i Bulls chiudono i conti.



A livello puramente emotivo la gara (forse la serie) è cambiata con il canestro di Kobe Bryant che vedete nella foto qui sopra. Con gli Hornets in vantaggio 44-40 alla fine del secondo quarto, e tutto sommato ababstanza in controllo su dei Lakers in partita ma come al solito sonnacchiosi, la penetrazione e la schiacciata perentoria di Black Mamba ha girato il termometro della gara. Nel secondo tempo infatti i gialloviola sono entrati decisi, hanno controllato il punteggio, hanno allungato senza eccessivi problemi nell'ultimo quarto. Altra questione fondamentale: tutti e sei i titolari - chi ritiene ancora Odom un panchinaro dei Lakers? - in doppia cifra: quando si gioca di squadra, si esegue il triangolo, si aprono gli spazi per i tiratori, rimane complesso fermare Los Angeles. 106-90 abbastanza confortante, anche perché New Orleans non è che la gara l'ha lasciata andare: Paul ha sminestrato (magnifico termine sentito da Flavio Tranquillo l'altro giorno in telecronaca...) 20 punti e 12 assist, Marco Belinelli stanotte allo Staples Center ha sfoggiato i suoi abiti migliori con 21 punti e 8/14 al tiro. Grande Beli! E l'ex Trevor Ariza, che per tutta la serie si sta dannando l'anima evidentemente col dente avveleanto, ne ha piazzati 22 con una gara di enorme sostanza.
Adesso i Lakers sono sul 3-2, per risparmiare energie sarebbe appropriato chiudere a New Orleans, ma viste le prestazioni altalenanti di quest'anno io purtroppo non ci metterei la mano sul fuoco sul fatto che accadrà...
I Chicago Bulls asfaltano gli Indiana Pacers 116-89 in Gara5 e chiudono la serie 4-1. Tutto secondo i piani: giusto concedere il punto dell'onore a una franchigia che si è comunque battuta con coraggio, altrettanto giusto chiudere i conti e risparmiare forze. Gara senza storia: Derrick Rose e Luol Geng col ventello abbondante, altri quattro in doppia cifra. Adesso Chicago spetta la vincente di Orlando-Atlanta.
Stanotte i Magic si sono portati sul 2-3 strapazzando gli avversari 101-76. Anche qui tutto secondo i piani, per carità: la serie si deciderà probabilmente ad Atlanta in Gara6. Però secondo me lasciar andare una partita in questo modo è sempre pericoloso a livello mentale. Ancora mi ricordo quando i Lakers andarono sul 3-1 contro i Suns dopo quattro gare memorabili (con quella dei canestri clamorosi di Bryant in finale di tempi regolamentari e overtime) e poi regalaranono Gara5 per giocarsi tutto allo Staples Center. Risultato? Sconfitta ai supplementari in Gara6 e mazzata in gara7. Comunque, torniamo ad Orlando, che ha praticamente passeggiato sugli Hawks nonostante i falli precoci di Howard e Turkoglu. Ci ha pensato Redick a mettere la gara nei binari voluti, poi Anderson ha ggiunto i punti necessari per chiudere presto. Si torna dunque ad Atlanta, dove il match sarà senza dubbio di tutt'altro spessore.

martedì 26 aprile 2011

Playoff - Spurs con le spalle al muro, Dallas risorge.

I Memphis Grizzlies sconfiggono ancora i San Antonio Spurs, stavolta con un perentorio 104-86, e si portano sul 3-1 nella serie più sorprendente del primo turno. Partita equilibrata nel primo tempo, con la fisicità e l'entusiasmo dei padroni di casa contrastato dall'esperienza degli uomnii di Popovich. All'inizio del secondo tempo i Grizzlies provano a scappare una prima volta, si portano sul + 12, ma Ginobili, Duncan e Parker tengono botta. Quando però c'è un secondo tentativo di allungo all'inizio dell'ultimo periodo gli Spurs non ne hanno più, e la panchina dimostra di  non avere la forza mentale e l'esperienza necessaria per supportare i senatori stanchi, nonostante gli sforzi comunque ammirevoli di Splitter, Neal e Hill.. Così Memphis allunga e non si volta più indietro, fino al trionfo finale. Trascinatore in attacco stanotte è stato Conley, con anche Arthur attivissimo da entrambi i lati del campo. Per gli Spuirs 23 di un Parker volenteroso e 14 per Ginobili, ma soltanto 6 per Duncan visibilmente affaticato e in difficoltà contro gliocatori adesso più atletici.
Dopo la tremnda sconfitta in Gara4 a Portland, in cui erano in vantaggio anche di 23 punti, i Dallas Mavericks rialzano (sorprendentemente...) la testa e vincono Gara5 in casa 93-82. Partita equilibrata fino alla fine del terzo periodo, quando con le giocate di Terry e Nowitzki i padroni di casa hanno scavato il solco decisivo. Fondamentale stanotte è stato il contributo a rimbalzo di Tyson Chandler: 20 rimbalzi di cui 13 in attacco, che hanno garantito secondi possessi nei momenti topici dell'incontro. Da rimarcare anche i 25 punti di Dirk e i 14 assist di Jason Kidd. Per i trail Blazers Miller e Wallace sgli scudi, sotto il par invece LaMarcus Aldridge.
I Denver Nuggets vincono 107-104 Gara4 contri gli Oklahoma City Thunder ed evitano il "cappotto": finalmente importante la prova di Danilo Gallinari, autore di 18 punti con 3/4 da tre. Il top scorer per i Nuggets è stato comunque Ty Lawson, che ne ha messi 27. Per gli ospiti 61 punti con 48 tiri per la coppia Durant/Westbrook. Serie comunque saldamente in mano ai Thunder, in vantaggio 3-1.

lunedì 25 aprile 2011

Playoff - I Celtics piazzano la sweep, Lakers presuntuosi, Atlanta stende ancora Orlando.


Ecco come si comporta una squadra che punta veramente al titolo: per risparmiare energia, sapendo di non essere più dei giovincelli atleticamente competitivi come un tempo, i Boston Celtics hanno trovato davanti a loro dei New York Knicks acciaccati e non hanno sprecato tempo con cali di concentrazione o altro, spazzandoli via per 4-0. Dopo le due agguerrite partite ad TD Garden, coi Knicks privi di Billups e con Stoudermire infortunato alla schiena, al Madison Square Garden è stata una passeggiata che Boston però non si è concessa di prendere alla leggera. Stanotte ha chiuso la pratica con un 101-89 in cui ha tenuto il pallino del gioco tutto il tempo, senza concedere nulla agli avversari. Alla fine Kevin Garnett ha spadroneggiato in area con 26 punti e 10 rimbalzi. Rajon Rondo ha fatto il bello e cattivo tempo senza particolari intralci, Allen e Pierce a supporto da senatori competenti. Boston avanza con autorità.
Quella stessa autorità dei Celtics avremmo davvero voluto vederla nei Lakers, che dopo aver raddrizzaro la serie contro gli Hornets con una buona Gara3, sono ricaduti nel loro errore principale, la presunzione, e hanno perso Gara4 88-93: Bryant passa il primo tempo a  far giocare gli altri - a mio avviso un errore, gara 3 l'aveva impostata lui con un primo quarto perentorio - gli Hornets vengono trascinati da un Chris Paul celestiale, autore di una tripla doppia da 27 punti, 15 assist e 13 rimbalzi. Serve aggiungere altro? Nel finale punto a punto decisivo un canestro di Jarrett Jack. A prescindere dalla prova stratosferica del playmaker di New Orleans, i Lakers questa gara dovevano dominarla sotto canestro, ma niente da fare. Si torna a Los Angeles sul 2-2, risultato sorprendente e per noi tifosi gialloviola abbastanza irritante.
Gli Atlanta Hawks hanno preso definitivamente le misure agli Orlando Magic: vittoria anche in Gara4 per 88-85 e adesso 3-1 nella serie. Quasi lo stesso copione di Gara3 e in fondo anche delle due precedenti: si concede il tabellone a Howard (29 e 15 rimbalzi) ma gli altri si fermano senza eccessive difficoltà, a aprte un Arenas finalmente incisivo con 20 punti. Hawks sempre avanti con l'elastico, spesso anche sopra di 10 punti o più. I Magic arrivano pari all'inizio dell'ultimo periodo, però concedono troppe penetrazioni facili a canestro a Smith e compagni (benone Hinrich) e soprattutto non sanno come fermare Crawford e Johnson, 25 e 20 anche stanotte. Alla fine però decide una grande giocata difesniva di Horford su Turkoglu, impedendogli il 3-point facile per il pareggio. Magic con le spalle al muro, Hawks che con questa serie, a prescindere da come finirà, hanno sbugiardato tutti i miei dubbi sulla loro stagione regolare anonima.
Ultima gara notturna è stata quella tra Philadelphia 76ers e Miami Heat: i padroni di casa si sono presi il punto della bandiera con un 86-82 in cui LeBron James si è concesso il solito, sgangherato tiro decisivo. 31 per lui, 22 per Wade. Gara senza molto significato, la serie è già ampiamente nel cassetto per gli Heat.

domenica 24 aprile 2011

Playoff - Portland, che rimonta! Grizzlies e Thunder dettano legge.


Gara 4 tra Portland Trail Blazers e Dallas Mavericks ha evidenziato ancora una volta il DNA specifico di queste due franchigie. I Blazers non mollano mai, si rialzano dopo qualsiasi canestro, dopo qualsiasi infortunio, dopo qualsiasi sconfitta. Dall'altra parte i Mavericks non possono essere sicuri della vittoria neppure sopra di venti punti. Già, perché alla fine del terzo quarto i Mavericks stavano 61-41 a Portland, con Roy fuori praticamente tutto il primo tempo per una botta subita da Stojakovic. E invece il piccolo grande "uomo d'argilla" dei Trail Blazers ha preso in mano la squadra e l'ha guidata ad una rimonta storica. 18 punti nell'ultimo quarto, col gioco meraviglioso da quattro punti all'ultimo minuto che ha dato l'82 pari. Poi il canestro del sorpasso in penetrazione-arresto e tiro, quello con cui ha squassato la difesa dei Mavericks. Brandon Roy ha compiuto un'impresa eroica, sicuramente la più grande della sua fin'ora travagliata carriera. 84-82 per Portland, con tutti che hanno contribuito alla grandiosa vittoria. Per Dallas una sconfitta pesantissima che di sicuro apre la porta non solo ai fantasmi del passato, ma alla condizione mentale perennemente fragile di questo team. Adesso la serie è 2-2, si torna a Dallas.
I Memphis Grizzlies stanno sfruttando al meglio la loro prestanza fisica, la loro voglia di correre, l'atletismo che i più compassati ed esperti Aan Antonio Spurs al momento non hanno. Avanti tutta la partita, i Grizzlies hanno mandato a segno praticamente tutti e ruotato intorno a un Zach Randolph da 25 punti. Gli Spurs però hano tenuto botta soprattutto grazie a un Manu Ginobili che, infortunio o meno, botte subite o meno, è continuato ad andare dentro col motorino e ha tenuto i suoi a galla. Poi l'azione che non ti aspetti, tripla decisiva di Randoph da fermo a 40 secondi dalla fine per il + 5. 91-88 finale per i Grizzlies, che adesso conducono 2-1. Gara 4 a questo punto appare decisiva.
I Denver Nuggets continuano a giocare come una squadra unita, che però non ha una prima punta in grado di metterne magari 30 e portare i suoi alla vittoria. Per gli Oklahoma City Thunder invece ci sono Kevin Durant, Russell Westbrook e stanotte anche Serge Ibaka, che ha piazzato 22 punti e catturato 16 rimbalzi. 26 punti invece per KG e 23 per il playmaker dei Thunder. Gli ospiti vincono 97-94, si portano sul 3-0 e chiudono virtualmente una serie che onestamente avremmo immaginato più combattuta. Gallinari soltanto 6 punti in 18 minuti. Ma comunque complimenti ai Thunder, che si stanno dimostrando una squadra già matura e pronta al grande salto. Se i Grizzlies dovessero compiere l'impresa (adesso non impossibile) contro gli Spurs, i Thunder potrebbero davvero vedere la finale di Conference.
In una partita meno importante delle altre i Chicago Bulls hanno concesso il punto dell'orgolio agli Indiana Pacers: 89-84 con 24 e 10 rimbalzi di Danny Granger.

sabato 23 aprile 2011

27° Campionato - All'Armani Jeans il derby contro Cantù, Motiejunas trascina Treviso.

Una vittoria ottenuta con il cuore, la volontà e la classe di alcuni giocatori, non certo con il gioco, soprattutto quello offensivo. L'Armani Jeans Milano vince il derby contro la Bennet Cantù per 75-73. La formazione di coach Trincheri sta denotando in queste ultime settimane un certo calo di condizione, ma non dovrebbe avere problemi a mantenere il secondo posto anche perché negli scontri diretti con Milano ha mantenuto il vantaggio dei punti. Partita di certo non esaltante ma molto combattuta: l'Armani Jeans resta in gara con la difesa sulla palla, l'abnegazione di Mancinelli e Jaaber, mentre Cantù gioca effettivamente meglio e trova un Markoishvili propompente nel primo tempo. All'inizio della ripresa i padroni di casa sbandano pesantemente anche in difesa, Cantù si porta avanti anche in doppia cifra e sembra controllare agevolmente. A questo punto esce fuori il cuore immenso di Marco Mordente (foto), che piazza triple a ripetizione e in difesa torna a stringere molte viti. Dietro gli va un Mancinelli solido, concentrato, che piazza una stoppata su Marconato che rimarrà nella memoria di questo campionato. Cantù continua a giocare ordinata anche quando nell'ultimo quarto va sotto, però arriva al punto a punto troppo stanca. Le triple di Greer e Hawkins segnano un vantaggio decisivo, anche se l'ultima tripla di Markoishvili regala a Green l'ultimo tiro da centrocampo per la vittoria, che però va corto. Alla fine 20 per Hawkins che però è stato un po' alterno. Per Milano migliori in campo Mancinelli e un Mordente da 5/5 da tre, clamoroso. Per Cantù il già ampiamente citato Markoishvili e un Mazzarino da 14 punti. Sottotono gli altri.
Il Montepaschi Siena passa a Bologna 81-72 dando l'impressione di scricchiolare nel primo tempo, finito 46-39 per i padroni di casa, e dominando invece la ripresa. Lasciati a riposo Hairston, Lavrinovic e Akindele, la squadra di Pianigiani ha avuto i suoi giocatori chiave in Kaukenas, Michelori, Stonerook e Carraretto, tutti in doppia cifra. Benino anche Aradori con 9 punti. Per la Canadian Solar clamorosi i 23 di Rivers con 9/11 al tiro, ma questo giocatore non concede davvero più spazi a un Kennedy Winston ormai troppo rinunciatario. A parte un Gailius da 10 punti, abbastanza male tutti gli altri, soprattutto dopo il bel primo tempo.
Un Donatas Motiejunas da 31 punti, 14 rimbalzi e 16 falli subiti trascina la Benetton Treviso alla vittoria al supplementare 88-86 contro la Vanoli Cremona. Maestoso. Notevoli anche i 21 di Devin Smith. Per gli ospiti non sono bastati i 20 di Perkovic e i 17 di Drodzov. Benetton virtualmente quarta.
La Lottomatica Roma vince 74-68 lo spareggio playoff con la Pepsi Caserta. Proatognista il Darius Washington che non ti aspetti, 19 punti e ordine dopo un inizio stentato. Come al solito positivi Datome, Dasic e Gordic, Crosariol ormai fuori rotazione così come Vitali. Per Caserta Jones, Ere e un Eric Williams da 18 punti non bastano. Sempre più encomiabile l'Air Avellino che batte 92-87 la Dinamo Sassari in una vittoria molto più larga di quanto dica il punteggio: 27 di Lauwers e 23 di Thoms la dicono lunga sull'attacco degli irpini, dall'altra parte White e Diener "solo" 18 e 16.
Nello spareggio salvezza drammatico la Banca Tercas Teramo ha distrutto Montegranaro 76-47 con 17 punti di Fletcher. Caduta libera per i marchigiani, adesso seriamente pericolanti. Ancora più inguaiata Biella, sconfitta in casa da Varese 81-89 e raggiunta proprio da Teramo: 20 di Slay e 18 di Ranniko per glli ospiti, Sosa e l'intramontabile Soragna ne hanno piazzati 16 per Biella. L'Enel Brindisi sembra definitivamente abdicare dalla serie A, sconfitta 64-84 a Pesaro dai canestri di Hackett e Diaz.

Gara 3 - Celtics pazzeschi a New York, Lakers e Hawks vanno sul 2-1


Con Stoudemire a mezzo servizio e senza la regia di Chauncey Billups, resistere ai Boston Celtics sarebbe stato onestamente utopico. Ma nessuno si aspettava questi Celtics al Madison Square Garden, almeno non dopo le due partite combattutissime al TD Garden. E invece parziale di 9-0 per cominciare, difesa e contropiede inarrestabili, solco decisivo scavato tra la fine del secondo e l'inizio del terzo periodo. New York non ha avuto armi da opporre, e la coppia Pierce/Allen ha stradominato: 38 per il primo con 19 tiri e 6/8 da tre, 32 per He Hot Game con 8/11 anche lui da dietro l'arco. Ah, poi quel Rajon Rondo (che i lettori del blog non a caso hanno votato miglior playmaker della Lega, alla salute del signor Derrick Rose...) ha piazzato una tripla doppia da 15 punti, 11 rimbalzi e 20 ASSIST!!!. Alla fine 113-96 per i Boston Celtics, che vanno sul 3-0 e  quasi sicuramente chiudono la pratica.
Il piano dei Lakers in gara 3 a New Orleans è stato semplice: lasciamo sfogare Kobe nel primo quarto (meraviglioso per il 24), poi andiamo sotto canestro e sfruttiamo lo strapotere fisico di Bynum, che infatti praticamente da solo scava il solco che porta avanti Los Angeles senza eccessivi problemi, anche per mancanza di avversari sotto canestro. Una caduta del centro alla fine del secondo quarto fa temere il peggio per il suo ginocchio ballerino. Nel terzo quarto gli Hornets provano a rientrare e si arriva fino al -5. Finalmente nell'ultimo periodo si sveglia però il fino ad ora assente Pau Gasol, e per i lunghi dei padroni di casa diventa notte fonda. Alla fine Bryant ne mette 30 con 20 tiri, la statistica perfetta per lui e i Lakers. Doppia doppia sia per Gasol che Bynum, buona la doppia cifra anche per Fisher e Odom. Per gli Hornets il ventello arriva per Paul e Landry, insieme alla doppia doppia di Ariza. Male Belinelli con 5 punti in 22 minuti. I Los Angeles Lakers vincono 100-86 e si portano sul 2-1.
Tra Atlanta Hawks e Orlando Magic la musica è sempre la stessa: i padroni di casa continuano a concedere punti e rimbalzi a Dwight Howard (21 e 15 per lui stanotte) ma limitano i tiratori, in particolare un Turkoglu che ha finito con 3/11 dal campo. E poi in Gara 3 Pachulia con il suo mestiere non sempre pulito ha messo in difficoltà il centro dei Magic. In più, Johnson col ventello (però con 23 tiri, male le percentuali) e un Jamal Crawford leggendario (23 punti ma un paio di triple clamorose) chiudono la questione sull'88-84. In particolare, la bomba di Crawford a 5 secondi dalla fine è da consegnare di diritto alla storia di questi playoff. Gli Orlando Magic devono ritrovare subito gli esterni e la fluidità del gioco, altrimenti rischiano di uscire troppo presto dalla competizione.

venerdì 22 aprile 2011

Gara 3 - Portland non si arrende, Chicago e Miami vanno sul 3-0

I Portland Trail Blazers non si arrendono allo 0-2 subito a Dallas e con una partita delle loro per intensità e furore agonistico sconfiggono i Dallas Mavericks 97-92. Protagonista della gara Wesley Matthews, che segna 25 punti con un portentoso 8/12 dal campo (4/6 da tre punti). LaMarcus Aldridge ne aggiunge 20 mentre un Brandon Roy finalmente competitivo ne ha segnati altri 16. Per i Mavericks Jason Terry ha spezzato la difesa avversaria con 29 punti e 10/13 dal campo, mentre Dirk Nowitzki ha piazzato 25 punti con però 21 tiri.
I Chicago Bulls passano 88-84 in casa degli Indiana Pacers e si portano su un 3-0 che sa di passaggio del turno. Gara comunque combattuta, con Granger e compagni che proprio non vogliono arrendersi. Non sono mancate le grandi azioni difensive e anche qualche colpo più duro del solito, vedi Jeff Foster su D-Rose. Come al solito si arriva pari a pochissimi secondi dalla fine, e allora Derrick Rose tira fuori una penetrazione delle sue e segna due punti da antologia. Granger mette corta la tripla del sorpasso e la gara si chiude. 23 per Rose con 18 tiri, 21 per Deng. Per i Pacers invece un encomiabile Danny Granger, 21 e tanta volontà.
Anche i Miami Heat vanno sul 3-0 vincendo 100-94 a Philadelphia: dopo aver sofferto dei suoi soliti mal di testa, Dwyane Wade scende in campo e maciulla la difesa dei 76ers con 32 punti e 10 rimbalzi. E dire che i padroni di casa avevano dominato il primo quarto con difesa e contropiede. Il recupero di Miami porta la gara punto a punto, e alla fine la fisicità di LeBron James e compagni ha la meglio sull'abnegazione di Brand e degli altri. 24 per James, 19 per Bosh.

giovedì 21 aprile 2011

Gara 2 - Bynum e Odom tengono a galla i Lakers, anche gli Spurs pareggiano i conti.


I Lakers non hanno ceramente giocato una partita memorabile contro i New Orleans Hornets, ma la vittoria per 87-78 ha almeno evidenziato che sono scesi in campo con la carica giusta. Anzi, Bryant, Artest e compagni hanno picchiato duro, hanno messo subito in chiaro che sarebb stata una gara fisica, da "duri", e hanno approfittato della loro superiorità di tonnellaggio. La gara è stata portata in porto da Andrew Bynum coi suoi 17 punti e 11 rimbalzi, da Artest e la sua presenza costante, da un Odom evidentemetne galvanizzato dal premio come miglior sesto uomo dell'anno. Bryant e Gasol decisamente sotto la loro media, ma comunque la reazione dei Lakers, almeno a livello emotivo, c'è stata. Anche la panchina ha fatto il suo con un gioco non sciolto ma aggressivo, concentrato, "cattivo".
Per gli Hornets bene l'ex Trevor Ariza (22 punti) e il solito Chris Paul, ma senza chili da opporre agli avversari c'era poco da fare quando le maglie della difesa si sono strette. Male Belinelli con 4 punti e 2/9 al tiro, ma contro Ron Artest è decisamente una gara impari.
Per la rivincita contro i Grizzlies torna Manu Ginobili, che ci mette tutta l'energia disponibile e l'esperienza del campione. Alla fine 17 punti per lui e un paio di rubate e contropiede da antologia. Memphis però continua a giocarsela senza paura, risponde canestro su canestro, e si arriva nuovamente punto a punto, dove un Duncan nell'ultimo quarto fa la voce grossa con un paio di canestri da giocatore di razza (16 punti e 10 rimbalzi alla fine per il centro). Entrambe le franchigie hanno giocato di squadra, costruendo attacchi capaci di variare soluzioni e marcatori. Il 93-87 finale per i padroni di casa testimonia un equilibrio che non ci saremmo decisamente aspettati. 1-1 e si va a Memphis.
Gli Oklahoma City Thunder strapazzano i Denver Nuggets 106-89 in gara 2 e mettono una seria ipoteca sul passaggio del turno. Il primo quarto finisce 29-10 e chiude già la gara. Ospiti stritolati da difesa e contropiede, con Harden e Sefolosha (per me miglior difensore dell'anno con buona pace di Howard...) sugli scudi. La musica non cambia più, il vantaggio non scende mai sotto la doppia cifra e i Thunder controllano agevolmente. Alla fine anche Durant e Westbrook si riposano, rispettivamente con 23 e 21 punti. Benissimo tutta la squadra. Per i Nuggets il ventello di Lawson e qualcosa dalla difesa, ma la mazzata subita nelle due gare dimostra lo squilibrio di valori, anche questo abbastanza inaspettato. Gallinari maluccio con 7 punti e 3/9 al tiro in 37 minuti di parquet. 

mercoledì 20 aprile 2011

Gara 2 -Boston, stavolta risolve KG. Vincono Dallas e Orlando


Ancora un match da ricordare tra Celtics e Knicks. Combattuto, arcigno, da veri giocatori carismatici. Ammirevole l'impegno degli uomini di Mike D'Antoni, mancanti di Billups infortunato in Gara 1 e con uno Stoudemire a mezzo servizio per problemi alla schiena. Gara punto a punto fino a metà del terzo quarto, quando i Celtics provano a scappare con le triple di Pierce e del solito, esiziale Ray Allen (18 punti, 4/4 da tre. Ma come fa?). Fino a quel momento i verdi erano stati trascinati da un Rajon Rondo che alla fine ne metterà 30 approfittando dell'assenza del play titolare avversario. Comunque i Knicks non mollano, e sale in cattedra un Carmelo Anthony prodigioso, che mette una serie di canestri impossibili e porta addirittura New York avanti a pochi secondi dalla fine. Ma i Celtics hanno il giocatore più duro della lega, Kevin Garnett, che prima schiaccia per il vantaggio e poi ruba il pallone decisivo in difesa. 96-93 per Boston in una gara straordinaria, in cui un Anthony da 42 punti e 17 rimbalzi ha dimostrato onestamente (e in parte smentendo le mie convinzioni) di essere un grande di questo sport.
I Dallas Mavericks si portano sul 2-0 contro i Portland Trail Blazers con un 101-89 abbastanza perentorio, o almeno più secco di quanto avrei immaginato. Gli ospiti tengono fino a metà dell'ultimo quarto con le giocate fisiche di Aldridge (24 e 10 rimbalzi) e con la classe di Gerard Wallace, Dallas risponde coi contropiede di Terry, la ritrovata vena realizzativa di Jason Kidd (18), un Dirk Nowitzi ispiratissimo (33 per lui). Però a risolvere la gara è il "grande vecchio" Peja Stojakovic, che piazza una serie di triple delle sue come ai grandi vecchi tempi, e scava il divario che Portland non saprà più recuperare. 21 per Peja con 5/10 dall'arco, encomiabile.
Gli Orlando Magic pareggiano la serie contro gli Atlanta Hawks battendoli per 88-82. Decisivo Dwight Howard (evidentemente galvanizzato dall'aver vinto per il terzo anno consecutivo il premio come miglor difensore dell'anno) con 33 punti e 19 rimbalzi. Partita onestamente bruttina al'inizio, che Atlanta sembrava poter controllare. Alla fine del primo quarto un magnifico buzzer di Crawford per il 22-16. Nel secondo quarto erò sale in cattedra Howard che domina sotto canestro e riporta i suoi in carreggiata. Nel terzo periodo non segna nessuno, gara che scende ulteriormente di spettacolarità, Orlando prende il comando con una tripla di Turkoglu ma Atlanta torna in gara con Johnson e Horford. Chiude i conti una tripla di Richardson.

martedì 19 aprile 2011

Playoff Gara 2 - James e Rose fanno la voce grossa.


Dopo essere stati quasi sorpresi in gara 1 dai Philadelphia 76ers, i Miami Heat hanno corretto il tiro in gara 2 e strapazzato gli avversari con il gioco che devono fare: difesa asfissiante e contropiede, dove LeBron James e Dwyane Wade non sono francamente contestabili. Dopo un primo quarto di studio Miami ha preso il largo e non si è voltata più indietro. Alla fine James ne ha messi 29 con 7 rimbalzi e 6 assist. Bosh ha aggiunto 21 punti e 11 palloni catturati sotto il tabellone, Wade si è accontentato di 14 a gara ampiamente conclusa. Per Philadelphia soltanto Young e Turner a provare ad arginare gli avversari. Alla fine 94-73 per i Miami Heat. Serie che appare francamente decisa.
Chi invece non vuole proprio saperne di arrendersi sono gli Indiana Pacers, che anche in gara 2 mettono seriamente in difficoltà i Chicago Bulls: anche stavolta si arriva punto a punto e anche stavolta è decisiva una tripla del cecchino Korver  per l'allungo definitivo. Ma come sempre il trascinatore immarcabile dei Bulls è Derrick Rose, che sta segnando con continuità anche da lontano e quindi diventa un'arma offensiva praticamente inarrestabile. 36 punti con 8 rimbalzi e 6 assist per il N° 1 dei "Tori". Cast di supporto prezioso sono stati Boozer con 17 e 16 rimbalzi e Deng con 14 punti. 
Per i Pacers, che hanno perso presto Collison per un infortunio alla caviglia, Granger ne ha piazzati 19 e Price 13, con una tripla che nel finale ha spaventato Chicago. Anche qui 2-0 per i favoriti, diventa molto difficile rimontare.

lunedì 18 aprile 2011

Gara 1 - Spurs e Lakers sorpresi, Ray Allen e Durant senza limiti.


Continuano le sorprese in questo inizio dei playoff.
I Los Angeles Lakers nella loro versione pantofolaia, quest'anno fin troppo ammirata, si fanno battere allo Staples Center 100-109 dai resti dei New Orleans Hornets. O meglio, dal genio cestistico assoluto di Chris Paul, a cui nessuno ha saputo trovare un rimedio per 48 minuti filati. 33 punti, 14 assist, 7 rimbalzi e 4 palle recuperate per CP3, dominatore assoluto della gara. Per i Lakers non pervenuti in maniera onestamente imbarazzante Gasol e Odom, proprio quando di fronte avevano un reparto lunghi alla loro portata ad essere eufemistici. E invece Okafor, Landry e la riserva Gray hanno fatto bello e catttivo tempo sotto canestro, così come Jarrett Jack contro le altrettanto deludenti riserve dei Lakers. Per i gialloviola Kobe Bryant ha piazzato 34 punti tenendo la squadra a galla per tre quarti, ma nelle fasi finali ha sbagliato praticamente tutti i tiri, forzando molto. C'è da dire che, a parte Artest e Bynum, nessuno stava letteralmente giocando...
Assente Manu Ginobili per l'infortunio al gomito, i San Antonio Spurs cedono a sorpresa 98-101 a dei clamorosi Memphis Grizzlies. Nonostante una gara portentosa di Tim Duncan, 16 punti con 8/13 al tiro e 13 rimbalzi catturati, i lunghi degli ospiti hanno sfornato una gara stratosferica: 25 e 14 rimbalzi per Randolph, 24 e 9 per Marc Gasol. Benone anche Conley e Battier che mette la tripla decisiva dopo che nel terzo quarto i padorni di casa avevano ragiunto un vantaggio anche in doppia cifra.
La serie tra Celtics e Knicks si apre in maniera esaltante: i "duri" impongono subito le regole. Stratosferico Amare Stoudemire nel quarto quarto, che alla fine raccoglie 28 punti e 11 rimbalzi. Ma i Celtics mettono in campo un Garnett che non arretra mai e poi mai (15 e 13 rimbalzi), Pierce ne aggiunge 18, e soprattutto He Got Game, Ray Allen, che ne segna 24 e la bomba decisiva, imperiale, a 11 secondi dalla fine. Gara tesissima, stupenda, di quelle che meritano di essere viste e riviste. 87-85 per i Celtics il risultato finale.
Ultima partita della giornata il 107-103 con cui gli Oklahoma City Thunder hanno superato i Denver Nuggets. Match molto tirato, in cui una chiamata arbitrale discutibile ha concesso un canestro irregolare a Perkins a pochi secondi dalla fine. Comunque è meglio parlare delal prova immensa di Kevin Durant: 41 punti con 22 tiri, un controllo tecnico della partita come al momento non ce ne sono nella Lega. Fenomenale, lucido, sempre decisivo. Non c'è niente da fare, è lui il mio MVP. Ed accanto ha un altrettanto magnifico Russell Westbrook, autore di 31 punti e di canestri monumentali. Per Denver grandissima prova di Nene, 22 punti con 9/11 dal campo. 18 punti per Danilo Gallinari, che però in alcuni momenti ha forzato troppo alla ricerca del fallo. Comunque Gara1 è stata fantastica, la serie si preannuncia di quelle che ci faranno godere.

domenica 17 aprile 2011

26° Giornata - Milano cade ancora, Cantù a un passo dal secondo posto.

In attesa della capolista Montepaschi Siena che recupererà il suo match con la Benetton Treviso il prossimo 27 aprile, la Bennet Cantù ha messo una seria ipoteca sul secondo posto con la vittoria 82-77 su una adesso veramente pericolante Angelico Biella: come al solito i canturini sistemano la gara nell'ultimo quarto, con Ortner che alla fine ne mette 22 con un clamoroso 11/14 al tiro e Mazzarino che aggiunge il ventello pulito con 5/7 al tiro e 8/8 ai liberi. Per gli ospiti bene Salyers (19), Viggiano e Jurak (13).
L'Armani Jeans dopo la sconfitta interna con Siena nel recupero va a perdere anche il derby a Varese 71-82 e adesso è a due partite da Cantù: decisivo un ultimo quarto tremendo, perso 15-27. Goss (foto contro Mancinelli) coi suoi 22 punti è incontenibile, cementato dai notevoli 16 e 12 rimbalzi di Kangur. Per Milano sottotono David Hawkins, autore di soli 6 punti in 30 minuti.
Una commovente Air Avellino vince il derby campano a Caserta 83-75 grazie ai soliti Szewczyk (20), Johnson (19 e 13 rimbalzi) e Green (16). Notevole anche l'apporto di Cortese, autore di 11 punti e 10 rimbalzi presi. Per i padroni di casa soltanto Ebi Ere ha tentato di resistere con 19 punti ma percentuali molto basse al tiro.
La Canadian Solar Bologna esce parzialmente dalla crisi vincendo a Cremona 95-88 una partita comunque abbastanza dominata: Rivers ne piazza 23, Homan condisce il tutto con 15 punti e 13 rimbalzi. Per i lombardi ventello inutile di Milic.
A mezzogiorno solita Lottomatica Roma che perde l'ennesima gara in trasferta, stavolta 85-86 contro la rivelazione Dinamo Sassari. Decisivi due tiri liberi di James White (24 per lui oggi) praticamente allo scadere. Importanti anche i 12 e 15 rimbalzi do Othello Hunter. Per Roma Ali Traoré segna addirittura 30 punti e raccoglie 12 palloni, ma stavolta ad andare sotto il par è Gigi Datome con soli 7 punti con 8 tiri. Smith malissimo, 2/10 al tiro. 17 punti di Washington che però continua a non dare sicurezza alla squadra. Non bene gli altri, anche quelli solitamentepiù affidabili.
Ieri nello spareggio tra ultime in classifica l'Enel Brindisi ha superato la Banca Tercas Teramo 87-76 con Dixon e Lang sopra i 20 punti, così come Diener e Zoroski per gli sconfitti. Infine Pesaro è passata in casa di una Fabi Shoes Montegranaro in caduta libera 66-56 con 13 punti di Collins e 11 di Hackett.

Gara 1 - Hawks corsari a Orlando. Bulls, Heat e Mavericks con molta fatica.

Ci sono volute soltanto tre gare di playoff per smentire la prima delle mie previsioni: gli Atlanta Hawks con una gara pressoché perfetta hanno sbancato 103-93 la tana degli Orlando Magic. Il piano-partita è stato quello che avevo ipotizzato: concedere punti e rimbalzi a Dwight Howard che tanto non si poteva fermare più di tanto, ma togliere spazio e libertà ai tiratori dal perimetro. Così il centro dei Magic ha messo 46 punti e catturato 19 rimbalzi, Jameer Nelson ne ha aggiunti 27, ma gli altri sono andati malissimo: Torkoglu, Arenas, Richardson, Bass e Redick hanno totalizzato complessivamente un pessimo 8/32. Per gli Hawks invece il tiro da fuori ha funzionato con i 23 di Crawford e i 25 di Joe Johnson, ma anche Hinrich (fondamentale), Smith e Horford hanno raggiunto la doppia cifra. Vittoria sinceramente sorprendete ma ottenuta con pieno merito da Atlanta.
I Dallas Mavericks battono i Portland Trail Blazers 89-81 grazie a un Jason Kidd che si ricorda di essere anche un grande ataccante e piazza 24 punti che gli aversari proprio non avevano preventivato. Gara ammirevole degli ospiti, che restano in scia tutta la partita e all'inizio del quarto periodo sorpassano i padroni di casa. A metà dell'ultimo quarto Portland è sopra di 6 con le giocate di Aldridge (27 punti), con l'energia di Miller e Batum (18 e 14), con i 18 rimbalzi di un perentorio Marcus Camby. E' in quel momento che l'etenro playmaker dei Mavericks sale in cattedra e recupera con un paio di canestri di classe purissima. Poi il solito Dirk Nowitzki (28 punti e 10 rimbalzi) mette la tripla del nuovo sorpasso, quello del 75-74, e Portland non ne ha più da spendere. Gara 1 è per i Mavericks, ma la serie si preannuncia molto interessante.

A cinquanta secondi dalla fine della partita Chicago Bulls e Indiana Pacers erano 99 pari. Poi una tripla di Korver ha sparigliato definitivamente la questione per il 104-99 finale. Vittoria importante ma non certo agevole per i "Tori", che si sono trovati molto spesso in difficoltà contro la leggereza mentale di Hansbrough (22 punti nonostante una gomitata ambigua di Thomas che l'ha steso di brutto) e Granger (24). Però i Chicago Bulls hanno Derrick Rose che non si ferma: 39 punti per la point-guard con 19-21 ai liberi. In doppia cifra anche Deng (18 punti con 7/13 al tiro), Boozer, Noah e il decisivo Korver.
Miami Heat come sempre a due facce: recuperano con facilità una partenza lenta, sembrano controllare agevolmente i Philadelphia 76ers con difesa e contropiede, vanno sopra anche di 14 punti, poi si bloccano e consentono agli avversari una rimonta che non si concretizza per poco. Chiude la gara un gioco da 3 punti di Wade a un minuto e mezzo dalla fine. Il 97-89 finale è merito dei  25 e 12 rimbalzi di Bosh, dei 21 e 14 rimbalzi di James, dei 17 di Wade. Gli altri pochino, potrebbe diventare un problema. Per i 76ers benone Young, Holiday e Brand, delude pesantemente Iguodala, solo 4 punti .

venerdì 15 aprile 2011

Playoff NBA - Analisi e previsioni


Partono domani i playoff NBA 2011. Ecco una breve ma spero succosa analisi del primo turno:


EASTERN CONFERENCE

Chicago Bulls (1) - Indiana Pacers (8)
Pochissime possibilità che ci sia gara tra queste due squadre. La difesa dei Bulls dovrebbe avere vita facile contro l'attacco abbastanza asfittico della squadra di Vogel. In ogni reparto i Bulls sono più forti, a meno che Granger e Hansbrough tirinofuori gare memorabili la serie si chiuderà presto.
Previsione: Chicago Bulls 4-1
Uomini chiave: Rose (Bulls), Granger (Pacers)

Miami Heat (2) - Philadelphia 76ers
Se i favoriti stringono subito in difesa e giocano in contropiede non c'è storia, se lasciano un po' la palla a Iguodala, Williams e Brand potrebbero complicarsi un po' la vita. Più che altro i Big Three di Miami deovno subito mettere in ritmo playoff i compagni di squadra, per cui questo primo turno sarà fondamentale per oliare a dovere i meccanismi. Miami strafavorita, ma potrebbe trovare qualche difficoltà contro una squadra che quando vuole sa giocare unita.
Previsione: Miami Heat 4-2
Uomini chiave: Bibby (Heat), Iguodala (76ers).

Boston Celtics (3) - New York Knicks (6)
L'accoppiamento più nobile e affascinante del primo turno. Per gli uomini di Doc Rivers non sarà facile, anche perché Stoudemire e Anthony rimangono comunque due giocatori complicati da marcare. La sfida fondamentale è però tra i play: se Billups riesce a impegnare Rondo in difesa e lo stanca, allora i Knicks possono allungare la serie. Di sicuro in post basso ci saranno grandi duelli e storie tese.
Previsione: Boston Celtics 4-3.
Giocatori chiave: Garnett (Celtics), Billups (Knicks)

Orlando Magic (4) -Atlanta Hawks (5)
A meno di un miracolo che risvegli Atlanta, serie già scritta a prescindere dal punteggio finale. Gli Hawks sono la vera delusione di quest'annata, il salto di qualità ormai ritardato da anni appare definitivamente tramontato. Howard non avrà rivali sotto canestro, unica speranza fermare i tiratori dal perimetro. Ma con la scarsa attitudine dimostrata da Smith e compagni appare onestamente difficile.
Previsione: Orlando Magic 4-0
Uomini chiave: Turkoglu (Magic), la voglia di tutti (Hawks).


WESTERN CONFERENCE

San Antonio Spurs (1) - Memphis Grizzlies (8)
Un Manu Ginobili eventualmente a mezzo servizio potrebbe allungare la serie, ma non credo molto di più. I Grizzlies in fase calante, gli Spurs di sono riposati. sarà importante soltanto per vedere come la panchina dei favoriti reagirà all'atmosfera e alla tensione delle gare che contano per davvero. I lunghi di Memphis si dovranno dannare l'anima.
Previsione: San Antonio Spurs 4-1
Giocatori chiave: Hill (Spurs), Randolph (Grizzlies).

Los Angeles Lakers (2) - New Orleans Hornets (7)
Anche senza Bymun i Lakers dovrebbero avere vita facile, i loro lunghi sono troppo più forti degli avversari. Magari Paul metterà in difficoltà Fisher e Blake, magari qualche esterno troverà punti dagli scarichi, ma la qualificazione gialloviola non sarà in discussione. Da capire soprattutto l'impiego di Barnes come eventuale quarto a sostituire Bynum. Vedremo.
Previsione: Los Angeles Lakers 4-1
Uomini chiave: Pu Gasol (Lakers), Marco Belinelli (Hornets)

Dallas Mavericks (3) - Portland Trail Blazers (6)
Se diventa una gara tra "duri" la serie si apre alle sorprese, i Trail Blazers sono la squadra più ammirevole e cocciuta della Lega, potrebbero mettere in difficoltà gli eternamente "morbidi" Mavericks. Fondamentali le prime due partite, se Dallas impone il suo gioco superiore eviterà grossi problemi, ma la vedo difficile: Portland davvero non molla mai.
Previsione: Portland Trail Blazers 4-3
Giocatori chiave: Chandler (Mavericks), Wallace (Trail Blazers)

Oklahoma City Thunder (4) - Denver Nuggets (5)
I Nuggets giocani bene di squadra, ma sono "leggeri" e tutto sommato ancora inesperti. E la coppia Westbrook/Durant oggettivamente non si ferma, a prenscindere dalle percentuali dal campo. In più Perkins sembra stia facendo il suo lavoro, e libera Ibaka da compiti troppo gravosi. Si vedrà bel gioco, ma la qualificazione dei Thunder non mi pare onestamente in discussione.
Previsione: Oklahoma City Thunder 4-2
Giocatori chiave: Harden (Thunder), Gallinari (Nuggets)

giovedì 14 aprile 2011

Finisce la Regular Season. Lakers secondi, ma che fatica!


Tutte le 30 squadre in campo per l'ultima giornata di Regular Season.
Il match più importante si giocava a Sacramento: ultima partita in città per i Kings, vittoria necessaria per i Lakers che, orfani di Bynum "ginocchia di creta", avevano bisogno della vittoria per garantirsi il secondo posto nella Western Conferece. I gialloviola entrano nell'ultimo quarto con 18 punti di vantaggio, e come troppo spesso gli è capitato in stagione si fermano totalmente. Gara ai supplementari, risolta da Kobe Bryant che prima mette la tripla del pareggio a 4 secondi dalla fine dei tempi regolamentari, poi quella della staffa al supplementare. Alla fine 36 per lui, 22 per Odom, 18 e 13 rimbalzi per Gasol, 15 per Brown. I ripetuti blackout dei Lakers sono preoccupanti, su questo non ci piove.
A mettere pressione a Los Angeles ci hanno pensato i Dallas Mavericks, vittoriosi sugli Hornets 121-89: 32 con 21 tiri per Nowitzki, 14 per Belinelli. Saranno proprio gli Hornets ad affrontare Kobe e compagni nel rimo turno di playoff, perché i Memphis Grizzlies non sono riusciti ad agguantare la settima posizione perdendo proprio a Los Angeles contro i Clippers 103-110: tripla doppia di Blake Griffin per chiudere in bellezza, con 31 10 e 10. Anticipo di playoff per Boston e New York: hanno vinto i Celtics 112-102 con tutti i panchinari, mentre per i Knicks si è rivisto in campo Stoudemire. I Bulls chiudono con una vittoria 97-92 contro i Nets, mentre gli Spurs perdono a Phoenix 103-106 e soprattutto perdono Ginobili per un infortunio che preoccupa.
Altri risultati di poca o nulla importanza ai fini delle classifiche:
Charlotte-Atlanta 96-85, Orlando-Indiana 92-74, Cleveland-Washington 100-93, Philadelphia-Detroit 100-104, Toronto-Miami 79-97, Minnesota-Houston 102-121, Oklahoma City-Milwaukee 106-110, Utah-Denver 107-103, Golden State-Portland 107-103.

Gii accoppiamenti del primo turno che parte sabato sono questi:

Est:
Chicago Bulls (1) - Indiana Pacers (8)
Miami Heat (2) - Philadelphia 76ers (7)
Boston Celtics (3) - New York Knicks (3)
Orlando Magic (4) - Atlanta Hawks (5)

Ovest:
San Antonio Spurs (1) - Memphis Grizzlies (8)
Los Angeles Lakers (2) - New Orleans Hornets (7)
Dallas Mavericks (3) - Portland Trail Blazers (6)
Oklahoma City Thunder (4)  -Denver Nuggets (5)

Per vedere spetacolo e partite tirate io mi dirigerei a Boston, Oklahoma City e Dallas...

mercoledì 13 aprile 2011

Lakers vittoriosi ma Bynum si ferma ancora.

Tre le gare della nottata, tutte in qualche modo degli scontri tra partecipanti ai playoff, utili magari per testare le condizioni dei giocatori.
I Los Angeles Lakers fermano la striscia perdente di cinque partite battendo le riserve dei San Antonio Spurs 102-93, ma dopo pochi minuti perdono Andrew Bynum: il giocatore scivola e piega male il solito ginocchio malandato.La gara arriva comunque punto a punto, risolta da una tripla di Bryant e da un canestro e fallo di Odom. 27 punti per il Black Mamba, 23 per Lamar, 17 e 17 rimbalzi per un Pau Gasol in un buon momento di forma. Los Angeles torna quindi al secondo posto in classifica, basta vincere stanotte a Sacramento per mantenerlo. Speriamo bene...
I Chicago Bulls proprio non vogliono saperne di rallentare e passano al Madison Square Garden 103-90: partita in ghiacciaia nel terzo quarto, finito 32-18 per gli ospiti. Derrick Rose ne mette 26, seguito da Luol Deng con 23. Ultima gara è quella tra Portland Trail Blazers e Memphis Grizzlies, finita 102-89 per i padroni di casa. 22 punti e 11 rimbalzi per LaMarcus Aldridge

martedì 12 aprile 2011

Miami Heat secondi a Est, i Mavericks superano i Lakers.


A una sola gara dal termine della Regular Season i Miami Heat si garantiscono il secondo posto nella Eastern Conference con la vittoria ad Atlanta 98-90. Ancora protagonista LeBron James, che ha messo 34 punti conditi da 10 rimbalzi e 7 assist. Buoni anche i 21 di Wade e i 15 di Bosh. Crollano nuovamente i Boston Celtics, sconfitti a Washington 94-95 dopo un supplementare: giocano tutte e solo le riserve, Green e Davis ne mettono 20. Per gli altri Wall con 24 punti e 14/15 ai liberi.
Altra vittoria all'overtime è quella dei Dallas Mavericks, che passano a Houston 98-91 e superano i Los Angeles Lakers diventando così la seconda forza a Ovest: Nowitzki, Marion e Terry sistemano la questione coi loro ventelli.
Difese ormai allentate, e Denver segna 80 punti nel secondo tempo nella vittoria 134-111 contro i Golden State Warriors: 9 giocatori in doppia cifra, non l'avevo mai visto.Per gli ospiti Wright e Curry con 27 ciascuno. Gallinari ancora fuori per l'infortunio alla caviglia.
Chi invece non si risparmia proprio mai è la coppia Durant/Westbrook: 32 il primo, 30 il secondo e gli Oklahoma City Thunder passano a Sacramento 120-112. Adesso anche loro sono a un passo dai Lakers, che tra l'altro stanotte giocano contro gli Spurs...
I New Orleans Hornets perdono in casa contro i Jazz 78-90 e scendono al'ottavo posto a Ovest. Bene ancora Belinelli con 13 punti e 5/8 dal campo. Magic vincenti sui 76ers 95-95 con Howard e Henderson che mettono a segno due sostanziose doppie doppie di punti e rimbalzi.
Suns-Timberwolvers 135-127: Frye, Dudley e Hill banchettano negli spazi larghi concessi dagli avversari. I Charlotte Bobcats vincono in casa dei New Jersey Nets 105-103 col ventello di Cunningham e Diaw, opposti ai 31 di Lopez. Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110: Stuckey perde nonostante 29 punti e 14 assist. Chiudiamo coi Milwaukee Bucks che battono i Toronto Raptors 93-86 con Salmons che ne piazza 24 e Jennings che ne aggiunge 21.


lunedì 11 aprile 2011

Lakers e Celtics vicini all'abdicare?


Due sconfitte pesantissime in due scontri diretti per le posizioni che contano per le rispettive classifiche ad Ovest e Est. I Los Angeles Lakers e i Boston Celtics sono in piena crisi, e si affacciano ai playoff con prospettive tutt'altro che esaltanti. Crisi di gioco e personalità, che nelel aprtite a eliminazione diretta conta forse anche di più.
Lakers sconfitti 106-120 allo Staples Center dagli Oklahoma City Thunder: la quinta batosta di fila è arrivata grazie al tremendo ultimo quarto, finito 32-16 per gli ospiti. Durant e Bryant giocano due partite considerevoli e segnano entrambi 31 punti con ottime percentuali, Gasol ne aggiunge 26, ma alla fine a fare la differenza è la qualità e la lucidità di Westbrook, autore anch'egli di 26 punti. Thunder splendida conferma, Lakers in panne. Dallas li raggiunge spazzando via Phoenix 115-90 con 5 giocatori in doppia cifra.
Meglio non va ai campioni della Eastern Conference, che giocano una gara onestamente difficile da comemntare e si fanno spazzare via da dai Miami Heat che certo anche loro non hanno brillato, ma lameno c'hanno messo il fisico: 77-100 con soltanto Garnett e Pierce a tentare di giocare, mentre dall'altra parte LeBron James (comunque troppo nervoso) ha condotto una squadra dove tutti hanno partecipato alla vittoria. Adesso Miami è seconda, bruttissima questione per Boston.
Chi si gode il primato a Est e l'ennesima vittoria di prestigio sono i Chicago Bulls, che sbancano Orlando 102-99 con una tripla meravigliosa di Jameer Nelson che arriva un decimo di secondo fuori tempo massimo. Dwight Howard a riposo, Derrick Rose invece mette 39 punti con 17 tiri e 10/10 ai liberi: magistrale.
I New York Knicks infilano la settima vittoria di fila passando in casa degli Indiana Pacers 110-109 con i 34 di Anthony e i 21 di Billups. Netta e molto convincente la vittoria dei Memphis Grizzlies sui New Orleans Hornets: 111-89 con un secondo tempo ammirevole. Benone però Marco Belinelli: 18 punti con 7/12 al tiro.
Altre gare senza importanza per la post-season: i Sacramento Kings vincono 104-103 in casa dei Golden State Warriors con i 21 di Thornton contro i 51 complessivi della coppia Curry/Lee.
I Detroit Pistons passano a Charlotte 112-101 con 24 punti di Stuckey. I Toronto Raptors battono i New Jersey Nets 99-92 con una discreta prova di squadra, la quale ha alla fine contenuto i 35 di Lopez. Bargnani ancora fuori.

domenica 10 aprile 2011

25° campionato - Hawkins e Jaaber trascinano Milano, Teramo non si arrende.


Una Canadian Solar Bologna reduce da tre sconfite consecutive ha retto quanto ha potuto contro l'Armani Jeans Milano targata David Hawkins e Ibrahim Jaaber. Alla fine però il primo tempo del "Falco" e la ripresa dell'altro hanno avuto la meglio, aiutati da un Benjamin Eze autore di un'ottima gara condita da 4 stoppate decisive. Per Bologna discreto Poeta, bene Homan e Gaiulis nel primo tempo, maluccio tutti nella ripresa: poca incisività, batterie un po' scariche, la zona che aveva messo in difficoltà Milano nel primo tempo molto meno efficace. 71-64 il risultato finale, con i padroni di casa che hanno gestito senza patemi. 23 per Hawkins, 14 per Jaaber.
 Il Montepaschi Siena torna a giocare in campionato dopo una vita e va a vincere in casa di Pesaro 72-66, cementando la sua leadership in classifica: protagonista un grande Marko Jaric da 17 punti con 5/7 al tiro, 5/5 ai liberi, 4 recuperi. Ottimi anche i 15 di Moss e soprattutto i 10 di un ritrovato Pietro Aradori. Importanti anche i 9 e 11 rimbalzi di Lavrinovic. Per la Scavolini un bel Daniel Hackett con 17 punti.
Al secondo posto della classifica si conferma Cantù, che vince 73-71 a Brindisi e condanna virtualmente i pugliesi alla retrocessione: solito ottimo gioco di squadra per la Bennet e 5 giocatori in doppia cifra, con Green che ne mette 17. Per l'Enel Robertson 21, doppia cifra anche per Touré, Lang e Giovacchini, ma la brutta giornata di Diawara ha inciso moltissimo.
La Lottomatica Roma batte 85-78 una Biella sempre più pericolante: molto bene Ali Traore con 18 punti e 9 rimbalzi, poi i soliti Datome (16), Dasic (13), Gordic (14) e finalmente anche Washington (13). Sia ben chiaro, una vittoria arrivata nel finale contro una squadra nettamente inferiore non conta moltissimo, ma almeno si sale in classifica e si può ancora sperare nei playoff, che vorrebbero dire Eurolega e soldi da spendere per la prossima stagione.
La Banca Tercas Teramo, encomiabile, batte Varese 81-76 e adesso è a soli due punti da Biella: Diener fa 12/12 ai liberi, De la Fuente e Zoroski ne aggiungono 30 ugualmente ripartiti. Per gli ospiti bene solo Goss, 17 punti. La Pepsi Caserta supera Montegranaro 77-70 con 20 di Ebi Ere e 17 di Di Bella. A mezzogiorno Cremona aveva asfaltato una Avellino in netta crisi 89-78 con 26 di Foster e 17 di Milic. Per l'Air comunque lodevoli Johnson (17 e 13 rimbalzi), Szewczyk (18) e Thomas (18). Ieri sera invece Smith e il sempre più stratosferico Donatas Motiejunas avevano condotto la Benetton Treviso alla vittoria 90-78 sulla sorpresa del campionato, la Dinamo Sassari. 20 punti per il giovane lituano, prossima stella NBA se continua così. Dopo un periodo difficile, il lavoro di un grande tecnico come Repesa sta dando i suoi frutti. Siamo più che lieti per una piazza fondamentale per il nostro basket come Treviso.

Ty Lawson, che nottata!

Cinque gare notturne, nessuna di particolare importanza ai fini delle classifiche e delle posizioni nella griglia dei playoff.
Allora segnaliamo la strepitosa giornata al tiro del playmaker dei Denver Nuggets Ty Lawson (foto), che nella vittoria 130-106 contro i Minnesota Timberwolves ha piazzato 37 punti con un clamoroso 10/11 da tre, ed ha fatto anche il recordo di triple di fila in una gara. Altri suoi sette compagni in doppia cifra, ma non Danilo Gallinari che ha messo solo tre punti e giocato solo 10 minuti. Un lieve infortunio, niente di grave, magari meglio così: si riposa per le sfide che contano.
San Antonio Spurs in salute, continuano la striscia positiva battendo gli Utah Jazz 111-102 con 20 punti di Richard Jefferson e altri 6 giocatori sopra i 10.
I Milwaukee Bucks superano 108-101 i Cleveland Cavaliers: 32 punti di Salmons con 14/18 dal campo.
Gli Houston Rockets strapazzano i Los Angeles Clippers 99-78 con finalmente un Dragic (una delusione personale molto cocente) che gioca dignitosamente e piazza 14 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.
Washington Wizards a valanga sulla squadra più insensata della Lega, gli Atlanta Hawks: 115-83 con 23 punti di Blatche. Ma come fanno gli Hawks a deludere sempre e comunque e poi andare ai playoff? Con quel potenziale è irritante vedere Johnson, Smith, Horford, Crawford e gli altri fare il compitino minimo e dimostrare nessuna volontà di eccellere. Decisamente franchigia che deve cambiare passo.

sabato 9 aprile 2011

Spurs e Bulls vincono la regular season. Lakers a picco.


Le 12 gare di stanotte hanno decretato le 16 squadre che andranno alla postseason e la supremazia defintiva di San Antonio Spurs e Chicago Bulls nelle rispettive Conference.
Hanno anche affermato che i Los Angeles Lakers sono una squadra incapace di dare continuità alla propria stagione, e vista l'ennesima imbarcata rischiano addirittura di perdere il secondo posto a Ovest in favore dei Dallas Mavericks o anche degli Oklahoma City Thunder. Le ultime tre gare decideranno anche chi tra Boston Celtics e Miami Heat si prenderà la seconda posizione nella Eastern Conference. Insomma, verdetti ancora di una certa importanza da emettere.
Ma torniamo a stanotte: col 93-82 ottenuto a Cleveland i Bulls si aggiudicano il primo posto. Non sucedeva dal '98, anno che poi li vide trionfare a Salt Lake City coi 45 di Jordan in gara 6. Adesso sta a Rose e compagni, e soprattutto a coach Thibodeau, dimostrare ai playoff di aver meritato il primato. Le premesse per un grande playoff ci sono tutte. A Cleveland 24 e 11 rimbalzi di Boozer sono un buon antipasto.
I Celtics vincono facilmente con gli Wizards 104-88: tutto il quintetto di partenza in doppia cifra (buon segnale), Rondo da 20 punti e 14 assist. I Miami Heat però tengono botta vincendo in casa contro i Bobcats 112-103: 77 complessivi per il trio Wade/James/Bosh.
Spostiamoci ad Ovest, dove la quarta sconfitta consecutiva dei Lakers, 86-93 a Portland, riapre i giochi e ci lascia i gialloviola in piena crisi di gioco e sicurezza nei propri mezzi. Jackson e i suoi sono maestri nel nascondere il proprio stato e riaccendere la luce al momento giusto, ma onestamente queste ultime prestazioni sono abbastanza indecenti. Aldridge e Wallace hanno fatto bello e cattivo tempo contro una squadra che non ha opposto la minima resistenza. I Lakers non sono giovani e non sono fisicamente devastanti come lo scorso anno: speriamo davvero che stiano soltanto risparmiando energie per gli contri diretti a eliminazione.
Bella, convincente, solidissima la vittoria  - la seconda in quattro giorni - dei Thunder sui Nuggets. Il 104-89 è targato Kevin Durant (28punti). Gallinari 17 punti e 9 rimbalzi, con un brutto 3/10 al tiro ma un ottimo 10/11 ai liberi.
I Dallas Mavericks recuperano e superano i Los Angeles Clippers 107-96. Ci pensano Dirk Nowitzki e Corey Brewer col ventello. I New Orleans Hornets mettono in mostra un Willie Green da 31 punti (12/17 al tiro, 5/6 da tre) nella vittoria 109-97 contro i Phoenix Suns. Belinelli 9 punti con 11 tiri e un +/- di -17...
Sesta vittoria di fila per i New York Knicks (pure loro altalenanti anzichenò...) che sono passati in casa dei "cugini" Nets 116-93 con 25 e 14 rimbalzii di Anthony e 22 di Billups.
Gli Indiana Pacers battono gli Atlanta Hawks 114-102 con 28 di Danny Granger.
Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93: ventelli magri per Brand e Young, più sostanziosi per DeRozan e Bayless. Bargnani fuori per infortunio.
I Pistons si impongono sui Bucks 110-100 con 27 di Wilcox e 22 di Stuckey. 31 invece per Brandon Jennings. Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96: Randolph 27 punti e 15 rimbalzi.

venerdì 8 aprile 2011

Chicago Bulls, una sola squadra al comando.

Se ad inizio stagione qualcuno avesse ipotizzato i Chicago Bulls primeggiare nella Eastern Conference, difficilmente gli avremmo creduto. E invece eccoli li, compatti e concentrati, che si affidano alle giocate di un Derrick Rose in totale trance agonistica, pronti a seguirlo verso il primato nella regular season. Questo non vuol dire vita facile negli imminenti playoff, ma certo partire col fattore campo a totale favore vorrà dire molto, perché allo United Center difficilmente si riuscirà a passare.
Stanotte il 97-81 ai Boston Celtics ribadisce la supremazioa dei "Tori", che fisicamente al momentio stanno meglio di chiunque altro. E' vero che i risultati di fine stagione vanno presi con le molle, poiché le squadre tendono a risparmiarsi in vista post-season, ma comunque gli uomini di Doc Rivers hanno da giocarsi con Miami un secondo posto che comunque ritengo fondamentale per porvare a contrastare i Bulls, quindi dovevano giocarsela eccome la partita. Ma Rose ha piazzato 30 punti con 16 tiri, un bel 10/10 ai liberi e 8 assist. Esiziale. Luol Deng ne ha aggiunti 23 preziosi, Carlos Boozer 14 punti e 12 rimbalzi. Per i Celtics bassissime percentuali, strozzati dalla difesa di coach Thibodeau e comunque in uno stato psicofisico apparentemente non ottimale. Se si recupera Shaq almeno per le semifinali di conference è un discorso, altrimenti sarà dura contrastare la fisicità di Miami e poi eventualmente quella dei Bulls in finale.
Nell'altra gara notturna i Portland Trail Blazers hanno vinto facilmente a Salt Lake City 98-87: 29 di Gerard Wallace, 21 di Batum. Per gli Utah Jazz 26 di un Devin Harris che finalmente da segni di vita.

mercoledì 6 aprile 2011

I Thunder a un passo dai Mavericks, Miami cade in casa.

12 partite disputate ieri.
Con la vittoria 112-108 sui Los Angeles Clippers gli Oklahoma City Thunder sono a un passo dal raggiungere i Dallas Maverciks al terzo posto della Western Conference.
La coppia Durant/Westbrook ha messo 55 punti in contumacia, neutralizzando così i 35 punti e 11 rimbalzi di Blake Griffin. Ad aiutare i Thunder ci hanno pensato dunque i Denver Nuggets, che sono andati a vincere a Dallas 104-96 con 23 punti di J.R.Smith. Solo 10 per Danilo Gallinari.
La sconfitta casalinga di Miami 85-90 contro i Milwaukee Bucks potrebbe essere decisiva per la corsa al secondo posto, e quindi per la stagione degli Heat. Senza Wade infortunato, James ne ha messi 29, ma la squadra non ha girato coi ritmi giusti, al contrario della franchigia guidata da Salmons e Maggette.
I San Antonio Spurs si liberano senza problemi dei Sacramento Kings 124-92: torna sugli scudi Manu Ginobili che ne mette 25. Bene anche i New York Knicks, che passano a Philadelphia 97-92 con 31 punti e 11 rimbalzi di Carmelo Anthony. 25 di Young e 24 di Brand per i padroni di casa.
Gli Orlando Magic vincono a Charlotte 111-102 con 25 punti di Gilbert Arenas. 32 per Henderson dall'altra parte. I New Orleans Hornets sconfiggono gli Houston Rockets 101-93 e affossano le loro minime speranze di playoff: ci pensa un Chris Paul da 28 punti e 10 assist. Maluccio Marco Belinelli, 5 punti in 18 minuti.
Altre gare non importanti per la griglia dei playoff: i Phoenix Suns battono i Timberwolves 108-98 grazie a un Gortat da 20 punti e 16 rimbalzi. Toronto perde in casa contro Cleveland 96-104 con Hickson che segna 28 punti e cattura 10 palloni. Bargnani assente per un probabile infortunio all'anca, era questo il motivo delle ultime assenze o brutte prestazioni. Indiana Pacers vincenti 136-112 sui Washington Wizards: sopra il ventello Granger e George da una parte, Blatche e Crawford dall'altra. I Pistons battono i Nets 116-109 con Richard Hamilton che piazza un 8/11 per 25 punti. Brook Lopez 39, mica male.
Al momento in cui stiamo scrivendo, le 06:40 di mattina, i Los Angeles Lakers stanno perdendo contro i Golden State Warriors 67-82 a metà dell'ultimo quarto: non c'è niente da fare, se non si complicano la vita i gialloviola non si divertono...

Sondaggio - Il miglior playmaker NBA.

Ecco i risultati del sondaggio che si è chiuso ieri. Verdetti per me sorprendenti, non mi aspettavo veder trionfare Rajon Rondo, anche se comunque secondo me in maniera del tutto meritata. Nella mia concezione di playmaker, che all'occorrenza può trasformarsi anche in realizzatore, Rondo è quello che più degli altri gestisce i ritmi e coinvolge il resto del gruppo.
Molto sorprendente anche il secondo posto di Russell Westbrook, play in fortissima ascesa e che questa stagione ha dimostrato una crescita mentale clamorosa, perfetto compendio per Kevin Durant.
Una curiosità: Derrick Rose, sicuro MVP di quest'anno, figura soltanto al terzo posto in calssifica.



# 1     RAJON RONDO, Boston Celtics.             

          

















29,5%


# 2     RUSSELL WESTBROOK, Oklahoma City Thunder



















20,5%



# 3     DERRICK ROSE, Chicago Bulls















17,2%



# 4     CHRIS PAUL, New Orleans Hornets



















15,6%



#5     DERON WILLIAMS, New Jersey Nets












9,8%



# 6     BRANDON ROY, Portland Trail Blazers



















7,4%

Durant batte Gallinari, Lakers ancora distratti.


13 le gare di ieri.
Anticipo succulento a Denver di quello che molto probabilmente sarà un grande primo turno di playoff contro gli Oklahoma City Thunder. Kevin Durant con i suoi 32 punti ha imposto la sua supremazia cestistica sui padroni di casa e ha portato i suoi alla vittoria 101-94. Danilo Gallinari però non ha di certo sfigurato, con 17 punti, 5/9 al tiro e 3/4 da tre. Top scorer per i Nuggets Lawson con 28 punti.
Los Angeles Lakers alla seconda sconfitta di fila, stavolta sorpresi dagli Utah Jazz 85-86 ancora allo Staples Center. Niente di eccessivamente preoccupante, però il calo di tensione c'è, speriamo sia temporaneo. Conforta la presenza in campo di Bynum, che ha preso la bellezza di 23 rimbalzi.
I San Antonio Spurs passano ad Atlanta 97-90 contro la squadra più scialba della lega: ci pensa Tony Parker con 26 punti.
Bene i Boston Celtics: 99-82 ai Philadelphia 76ers, rispolverato Jermaine O'Neal e Rondo tornato ai suoi livelli con 13 assist. I Chicago Bulls comunque confermano la solidità del loro primato col 97-94 sui Phoenix Suns: 6 giocatori in doppia cifra.
I New York Knicks strapazzano i Toronto Raptors 131-118: 23 per Stoudemire e Anthony, 28 per Douglas. Dall'altra parte Bargnani solo 8 minuti, 0 punti e un plus/minus clamoroso di -19! Una statistica che sa di rottura prolungata...DeRozan 36, le chiavi di quel che resta della squadra canadese sono ufffficialmente in mano a lui.
Gli Orlando Magic superano i Milwaukee Bucks 78-72 con 18 e 17 rimbalzi di Dwight Howard.
I Memphis Grizzlies vengono sconfitti in casa 81-82 dai Los Angeles Clippers nonostante il ventello di Conley; non ne approfittano però per avvicinarsi però gli Houston Rockets, anche loro sorpresi tra le mura amiche 101-104 dai Sacramento Kings. Martin ha tentato con 30 punti, ma le doppie doppie corpose di Cousins e Dalembert alla fine hanno fatto la differenza.
I Portland Trail Balzers sono stati asfaltati in casa dai Golden State Warriors 87-108 in una gara dai pochi significati: però i 30 di Ellis, i 28 di Curry e i 29 e 20 rimbalzi di David Lee sono belle cifre.
I Washington Wizards battono i Detroit Pistons 107-105: 26 di Wall e Blatche, 23 di Monroe per gli ospiti. Con lo stesso risultato i Nets superano i Timberwolves: trentello con condimento di 12 rimbalzi per Lopez. Chiudiamo con i Cavaliers, che affossano i Bobcats 99-89 mandando 7 giocatori in doppia cifra.