lunedì 11 ottobre 2010

Un uomo...Tranquillo


Perdonatemi il piccolo gioco di parole del post, ma a ben pensarci Flavio Tranquillo rappresenta al meglio il significato del suo cognome. Oggi ho avuto il piacere di incontrarlo alla presentazione del libro I dieci passi (add Editore), che ha scritto insieme al giudice Mario Conte. Un libro che vi consiglio, ma che non parlando specificamente di basket non prenderemo in considerazione in questo contesto. Magari in seguito vi posto qualche link...

Se è vero che è sempre deludente incontrare i propri idoli, oggi tale verità mi è stata smentita. La semplicità e la passione con cui quest'uomo mi parla di basket da una vita è arrivata pienamente anche in un altro conteso, a conferma che dietro il professionista, per quanto ho potuto vedere oggi, c'è anche il valore dell'essere umano.

Il mio passaggio da semplice tifoso a devoto amante di basket è avvenuto una fatidica notte fonda, quando Flavio ha urlato "Jordan, Jordaaan! Michael Jeffrey Jordaaaaaaannnn!!!". Chi ama questo sport sa a quale partita mi riferisco. Lui e l'altro fedele collega Buffa mi hanno fatto capire questo sport, me ne hano fatto amare il lato più tecnico e quello che ha a che fare con il vero carattere, quello difensivo. E' grazie a loro se tra le mie ammirazioni cestistiche ci sono anche giocatori come Robert Horry, Riccardo Pittis o i Detroit Pistons che sconfissero i miei Lakers nella finale del 2004.
Ascoltare una partita commentata da Flavio Tranquillo, possibilmente con Federico Buffa, è un valore aggiunto che nessuna HD o 3D potrà mai raggiungere.

7 commenti:

Raffaele ha detto...

mi hai ricordato una delle partite di finale più emozionanti che abbia mai visto. già solo questo basta e avanza...

Unknown ha detto...

Io seguo le finali in diretta dal 1997, eppure quella è l'unica partita per cui mi viene da dire il fatidico "io c'ero"...
Neanche il primo titolo O'Neil/Bryant/Jackson, neppure la gara-7 di quest'anno mi hanno fatto quell'effetto. E poi c'era il "Verme", quanto mi manca...

Unknown ha detto...

Effettivamente un'altra volta Flavio l'ho sentito urlare in quel modo: quando Kobe mise la tripla del pareggio allo scadere di gara-2 nella finale coi Pistons. Forse il fatto che poi a Detroit ci hanno massacrato non me l'ha scolpito nella memoria quel momento...

Unknown ha detto...

Questa è una delle mie telecronache preferite del duo Tranquillo-Buffa: http://www.youtube.com/watch?v=k-KEolDa5i8

racconto di una delle più grandi imprese di uno dei moltissimi talenti persi della lega. Un post T-mac se lo meriterebbe prima o poi, no?

Unknown ha detto...

Ma quanto ha saltato T-Mac sull'ultimo tiro? Magnifico. Un talento clamoroso ma troppo, troppo incompiuto. Certo, le decine di infortuni lo hanno demoralizzato, ma se avesse avuto più spina dorsale avrebbe lottato alla pari con i più grandi. Onestamente non mi è piaciuto proprio a Houston, dove aveva forse l'ultima possiiblità di ottenere qualhe risultato da primo protagonista. Spero davvero faccia una buona stagione a Detroit.

Unknown ha detto...

Concordo sulla poca spina dorsale di T-Mac, al di là degli infortuni. Non è mai stato decisivo nelle partite da dentro o fuori. Se le sue squadre non sono mai andate oltre il primo turno di play-off ci sarà una ragione, no? Certo la colpa non può essere solo di McGrady, ma sia a Toronto che ad Orlando che a Houston il peso della squadra era sue spalle e mai una volta è riuscito a dimostrarsi un vero leader.

Unknown ha detto...

che dire... eccezionale!! però dai le finals dell'anno scorso altrochè se ci viene da dire "IO C'ERO!!" :D