Se ad inizio stagione qualcuno avesse ipotizzato i Chicago Bulls primeggiare nella Eastern Conference, difficilmente gli avremmo creduto. E invece eccoli li, compatti e concentrati, che si affidano alle giocate di un Derrick Rose in totale trance agonistica, pronti a seguirlo verso il primato nella regular season. Questo non vuol dire vita facile negli imminenti playoff, ma certo partire col fattore campo a totale favore vorrà dire molto, perché allo United Center difficilmente si riuscirà a passare.
Stanotte il 97-81 ai Boston Celtics ribadisce la supremazioa dei "Tori", che fisicamente al momentio stanno meglio di chiunque altro. E' vero che i risultati di fine stagione vanno presi con le molle, poiché le squadre tendono a risparmiarsi in vista post-season, ma comunque gli uomini di Doc Rivers hanno da giocarsi con Miami un secondo posto che comunque ritengo fondamentale per porvare a contrastare i Bulls, quindi dovevano giocarsela eccome la partita. Ma Rose ha piazzato 30 punti con 16 tiri, un bel 10/10 ai liberi e 8 assist. Esiziale. Luol Deng ne ha aggiunti 23 preziosi, Carlos Boozer 14 punti e 12 rimbalzi. Per i Celtics bassissime percentuali, strozzati dalla difesa di coach Thibodeau e comunque in uno stato psicofisico apparentemente non ottimale. Se si recupera Shaq almeno per le semifinali di conference è un discorso, altrimenti sarà dura contrastare la fisicità di Miami e poi eventualmente quella dei Bulls in finale.
Nell'altra gara notturna i Portland Trail Blazers hanno vinto facilmente a Salt Lake City 98-87: 29 di Gerard Wallace, 21 di Batum. Per gli Utah Jazz 26 di un Devin Harris che finalmente da segni di vita.
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