sabato 31 dicembre 2011

Si sbloccano Dallas, Boston e Memphis. Derrick Rose domina a Los Angeles

Undici le gare giocate ieri.
Nowitzki in azione contro i Raptors
I campioni in carica dei Dallas Mavericks superano i Toronto Raptors per 99-86. Partita sempre condotta dai padroni di casa che però nel terzo quarto sbandano vistosamente e permettono ai canadesi di andare addirittura a +7. Da quel momento però i Raptors perdono il controllo della gara, vengono recuperati e nel finale di partita superati definitivamente. Andrea Bargnani sfodera una prestazione da 30 punti e 7 rimbalzi, Barbosa ne aggiunge 20 netti ma non basta. Per i Mavericks è Mahimi a comandare lo score con 19 punti e 6/6 dal campo.
Primo sorriso per Dallas così come per i Boston Celtics, vittoriosi sui sempre più scassati Detroit Pistons. Gli ospiti restano più o meno in partita per un tempo, poi Paul Pierce e un ritrovato Jermaine O'Neil da 19 punti chiudono i giochi 96-85. Ray Allen e Brandon Bass ne aggiungono 17, mentre per Detroit benino Monroe con 22 punti e 9/12 dal campo.
Anche i Memphis Grizzlies colgono il primo successo strapazzando gli Houston Rockets per 113-93. La coppia di lunghi formata da Randolph e Gasol segna 43 punti insieme, dall'altra parte solo Kevin Martin si salva con 21.
Derrick Rose contro Chris Paul a Los Angeles
I Chicago Bulls sempre in controllo a Los Angeles contro i Clippers. La sfida tra i due super-playmaker Derrick Rose e Chris Paul è più che gustosa: 29 punti, 16 assist e 8 rimbalzi per l'MVP 2011, 15 punti e 14 assist per CP3. Alla fine le triple dei Bulls scavano il solco notevole che definisce il 114-101 finale, nonostante i 34 punti e 13 rimbalzi di Blake Griffin.
I Miami Heat vincono anche la quarta partita passando 103-101 in casa dei Timerwolves. Come la scorsa gara a Charlotte, decide il buzzer di Dwyane Wade a 4 secondi dalla fine, stavolta addirittura in alley oop. Intanto però LeBron James ne aveva messi 34 conditi da 10 assist e 8 rimbalzi, e anche i 19 di Bosh male non hanno fatto. Per Minnesota un ottimo Ricky Rubio da 12 punti e 12 assist, solita doppia doppia corposa per Kevin Love.
Anche gli Atlanta Hawks rimangono a punteggio pieno dopo aver superato ancora i Nets per 105-98: si rivedere finalmente un Deron Williams all'altezza, autore di 23 punti. Dall'altra parte però sorprende un Jeff Teague da 22 punti e 9/12 al tiro.
Gli Orlando Magic passano senza problemi a Charlotte 100-79 con l'ormai solito ventello di Anderson e un Dwight Howard da 20 e 24 rimbalzi.
Gli Indiana Pacers rimangono imbattuti sconfiggendo in casa i Cleveland Cavaliers 98-91 con una bella prova di squadra, nonostante il ventello di Kyle Irving.
Sorridono finalmente i Phoenix Suns, vittoriosi a New Orleans con un perentorio 93-78: Steve Nash distribuisce 12 assist. Male Belinelli con 3/10 al tiro ma 10 rimbalzi.
Gli Utah Jazz colgono il primo successo per 102-99 sui Philadelphia 76ers: ventello per Favor da una parte e Holiday dall'altra.
Chiudiamo coi Milwaukee Bucks che annientano i Washington Wizards 102-81con Jennings che scavalla ancora i 20 punti.


giovedì 29 dicembre 2011

Il buzzer di Durant scofigge Dallas. Lakers facile sui Knicks.

Il tiro della vittoria di Kevin Durant
Ad Ovest rivincita della finale di Conference dello scorso anno: i Dallas Mavericks si presentano in casa degli Oklahoma City Thunder sotto 0-2 ma decisi a vendere cara la pelle. Dall'altra parte Kevin Durant è in stato di grazia, Westbrook molto meno ma la squadra è ancora a secco di sconfitte. Partita bellissima in un primo tempo in cui Dallas ribatte colpo su colpo e tiene sempre il passo dei padroni di casa, evidentemente più freschi a livello fisico e mentale. Si arriva nei minuti finali con continui ribaltamenti di leadership, finché Vince Carter con una tripla a 1.4 secondi dalla fine sembra aver consegnato la vittoria, importantissima, ai Mavericks. Ma dall'altra aprte c'è Kevin Durant, il giocatore a mio avviso più forte della lega e non da quest'anno. Tripla stratosferica e vittoria ai Thunder per 104-102 nella gara più bella di questo inizio stagione. 30 e 11 rimbalzi per KD, 16 per Ibaka e Westbrook che è stato decisivo nel finale con una rubata canestro e fallo, 15 per Harden. Dall'altra aprte 29 e 10 rimbalzi per Nowitzki, doppia cifra anche per Terry e Delonte West, partito in quintetto al posto di carter. Oklahoma city continua la sua marcia trionfale, Dallas annaspa con un pesantissimo 0-3, anche se stasera i segni di miglioramento si sono visti eccome.
Altra buona prova di Kobe contro i Knicks
Los Angeles Lakers che prendono il largo nel ssecodo periodo sui New York Knicks e li lasciano indietro fino al 99-82 finale. Buona prova di squadra dei gialloviola, con Kapono, Blake e McRoberts su tutti. Gasol ne segna 16 con 10 rimbalzi, Bryant 28 con 6 assist. Per i Knicks si salva solo Carmelo Anthony con 27 punti e una bella partita. Male New York, adesso è 1-2.
Sempre nella Western Conference i Portland Trail Blazers hanno sconfitto i Denver Nuggets per 111-102 . Ospiti sempre a rincorrere finché non raggiungono il pareggio a 91 a pochi minuti dalla fine, poi si sciolgono. Matthews, Felton e il neoacquisto Jamal Crawford col ventello pieno per Portland, 25 di Lawson per Denver. Gallinari impreciso al tiro con 4/15, ma 8/8 ai liberi. Alla fine 16 punti per lui.
I Chicago Bulls passano a Sacramento 106-98 senza troppi problemi. Cinque giocatori in doppia cifra per i vincitori, Thornton con 20 punti per gli sconfitti.
I New Jersey Nets vogliono proprio partire con l'handicap. Anche a Orlando subiscono un pessimo 16-28 nel primo quarto e non riescono più a rientrare in partita o quasi. Finisce 94-78 per i Magic che piazzano un Anderson da 22 punti e un Dwight Howard da 16 punti e 24 rimbalzi. Per i Nets un Deron Williams ancora spento, capace di mettere soltanto 2/10 dal campo.
Dopo aver vinto le due prime gare in casa i San Antonio Spurs vengono schiacciati a Houston 85-105. Decisivo un secondo quarto in cui i padroni di casa hanno dominato e aperto il solco decisivo. Kevin Martin l'alfiere dei Rockets con 25 punti e 10/17 al tiro, ma bene anche Scola e Lowry. Per gli Spurs 22 di Blair, Ginobili e gli altri decisamente sotto il par.


mercoledì 28 dicembre 2011

Lezione degli Spurs ai Clippers. Heat e Thunder a fatica, notte fonda per Boston

Manu Ginobili schianta i Clippers
I tiri liberi di Kevin Durant e Russell Westbrook regalano agli Okahoma City Thunder la vittoria a Memphis. Solo che il primo ne mette 32 con la solita concretezza, l'altro gioca una gara orribile da 0/13 al tiro. Per fortuna gli uomini di Brooks hanno la solita terza punta Harden che piazza 20 punti importantissimi. I Grizzlies giocano col solito cuore, mandano in doppia doppia pesante Randolph, Gasol e Gay, ma alla fine devono arrendersi in un match che però rende loro onore, come al solito.
Altro trentello di KD
Anche gli Heat come i Thunder vanno sul 3-0 sconfiggendo i Bobcats all'ultimo tiro. Gli uomini di Spoelstra fanno paura anche, anzi soprattutto in queste partite in cui giocano al gatto col topo e poi colpiscono nel finale. Il 96-95 in casa dei volenterosi Charlotte Bobcats è frutto del bellissimo buzzer di Dwyane Wade a 2.8 secondi dal termine. Miami presuntuosa e leziosa fino alla fine, ma quando James (35punti) e un Bosh molto ispirato (25 con 8/13) hanno attaccato sono stati imperiosi. Per i padroni di casa ventello di Augustin e Henderson, più un Boris Diaw da 16 punti e 16 rimbalzi.
Saranno pure "vecchietti", ma in casa i San Antonio Spurs sanno ancora dettare legge. Dopo aver sconfitto i Grizzlies asfaltano addirittura i Los Angeles Clippers con un terzo periodo da 38-17: chapeau. Manu Ginobili ne segna 24 con 10 tiri (servono altri eggettivi?), Parker con altri 20 e un ottimo Jefferson da 8/9 al tiro. Per i Clippers 28 di Griffin e un Chris Paul abbastanza opaco. Saranno la squadra del futuro i losangelini, ma stanotte hanno fatto da studenti a professori decisamente prestigiosi...
I Boston Celtics entrano ufficialmente in crisi dopo essere stati massacrati a New Orelans per 97-78, soprattutto in un ultimo quarto in cui hanno dimostrato tutta la loro età e una panchina cortissima. Ci potrebbe poi essere un altro problema: Rondo, che non ha tenuto una singola penetrazione di Jack, autore di 21 punti  e 9 assist. 20 punti e 11 rimbalzi per un solido Landry, ottimo Belinelli con 13 punti, 4/6 dal campo e la tripla che ha spezzato la partita nel terzo quarto. Celtics da ricomporre in fretta, lo 0-3 è pesantissimo.
La vittoria ottenuta su Boston all'esordio dunque non era poi un risultato così eclatante per i New York Knicks. L'ha dimostrato la secca sconfitta in casa dei Golden State Warriors per 78-92. Si entra nell'ultimo quarto in parità, poi i padroni di casa dilagano 28-14. Monta Ellis sbaglia tanti tiri ma ne mette comunque 22, che con i 19 di Rush fanno la differenza. Per New York maluccio tutti, solo Landry Fields con 14 punti e 5/10 dal campo si salva parzialmente.
Seconda vittoria per i Denver Nuggets, che passano facilmente sugli Utah Jazz per 117-100: a farla da padrone è un Nene da 10/13 e 25 punti. Bene anche Lawson, Harrington e il solito Gallinari al servizio della squadra, con 11 punti e 4/7 dal campo.
I Philadelphia 76ers sbancano Phoenix 103-83 in un confronto stravinto oltre il punteggio: sei uomini in doppia cifra, prova molto convincente. Malissimo i Suns.
I Toronto Raptors vengono sorpresi in casa dagli Indiana Pacers, partiti molto bene come dovrebbe fare una squadra compatta e che gioca unita. 90-85 per gli ospiti che controllano una partita equilibrata grazie ai 21 di Granger e alla doppia cifra di tutti gli altri nel quintetto di partenza. Da notare i 12 assist di Collison. Per i Raptors un buon Bargnani da 21 punti e un DeRozan da 22.
Nonostante il ventello di Young e Wall gli Atlanta Hawks si sbarazzano senza problemi dei Washington Wizards battendoli 101-83 in una gara senza storia. Sei in doppia cifra e doppia doppia per Smith e Horford per i padroni di casa, che si portano 2-0.
I Cleveland Cavaliers passano a Detroit 105-89. Kyle Irving ne mette 14 e condisce con 7 assist. Altri cinque sopra i 10 per gli ospiti, mentre i Pistons malconci anzichenò mettono sopra i 20 Gordon e l'altra matricola Knight, senza però entrare mai in competizione.

martedì 27 dicembre 2011

Gli Heat stendono Boston, i Lakers battono il primo colpo.

Il rookie Norris Cole, protagonista contro i Celtics
Il primo tempo dei Miami Heat contro i Boston Celtics è impressionante: 69-54 facendo bello e cattivo tempo nella metà campo offensiva, e molto spesso anche in difesa. Rondo e Allen a tenere botta, ma si capisce che sarà un'altra giornataccia peri verdi di Doc Rivers. Ma anche senza Paul Pierce ancora infortunato i Celtics non si arrendono e recuperano fino a -3 a due minuti dalla fine. E chi ti vince la partita allora per gli Heat? La recluta Norris Cole, che mette due canestri fondamentali e alla fine segnerà 20. Incredibile. Finisce 115-107 per Miami con 26 di James, 24 di Wade e 18 di Bosh. Per i Celtics 28 di Allen, 22 e 12 assist di Rondo, 18 di Dooling.
Dopo aver perso malamente le prime due gare i Los Angeles Lakers rialzano parzialmente la testa battendo allo Staples Center gli Utah Jazz, compagine che si candida ad essere una delle squadre meno competitive dell'intera lega. Finisce 96-71 con Bryant che mette 26 punti e condisce con 8rimbalzi e 5 assist. Marca anche Gasol con 22 punti. Artest 14.
I Portland Trail Blazers vincono anchela seconda partita superando i Sacramento Kings per 101-79 grazie a un ottimo secondo tempo, soprattutto in difesa. Wallace e Aldridge ne combinanto 49 con 26 tiri, il resto è accademia.
Jay-Z non deve essere stato troppo fiero dei suoi New Jersey Nets stasera, stritolati in casa dagli Atlanta Hawks per 70-106. Come nella gara precedente Deron Williams e compagni partono malissimo nel primo quarto, 11-28, solo che stavolta proprio non si riprendono. I Nets hanno avuto almeno il piacere di "reuscitare" Radmanovic agli Hawks, autore di 17 punti.
I Milwaukee Bucks superano i Minnesota Timberwolves per 98-95 grazie soprattutto ai 24 di Brandon Jennings, sempre più leader della squadra. Dall'altra aprte Kevin Love colleziona una doppia doppia da 31 punti e 20 rimbalzi, non malaccio!

lunedì 26 dicembre 2011

Cadono ancora Lakers e Mavericks, sorridono i tre italiani.

Durant contro Beasley
Imbarazzante fine di secondo e terzo periodo e i Lakers entrano nell'ultimo quarto sotto di 14 a Sacramento: impossibile rimontare per una squasra che ha Kobe e forse Gasol in attacco al momento. Stanotte si è aggiunto Artest con 19 punti, ma non sono sicuro si possa sempre contare su di lui come altro terminale offensivo. Per i Kings pazzesco Thornton da 27 e 9/13 al tiro, benone anche Evans con 20. Bryant ne ha messi 29, 15 Gasol, troppo poco dagli altri. Lakers in evidente affanno, finisce che perdono 91-100 e partono con un disastroso 0-2. 
I Minnesota Timberwolves provano a rendere difficile la vita agli Oklahoma City Thunder, ma alla fine devono arrendersi 100-104 nei secondi finali. Durant ne mette 33, Westbrook 28 e Harden condisce il tutto con altri 16. Per i padroni di casa ventello di Beasley e doppia doppia corposa per Kevin Love. Discreto esordio per Rubio e soprattutto Derrick Williams.
I Golden State Warriors col trio Curry(21 e 10 assist) Lee (22) Ellis (26) sorprende dei Chicago Bulls forse ancora troppo contenti per la vittoria a Los Angeles di ieri: finisce con un bel 99-91.  
Ty Lawson schianta subito la difesa orribile dei Dallas Mavericks, che nel primo tempo concedono addiritura 69 punti in casa ai denver Nuggets dopo la tragedia della prima gara interna contro i Miami Heat. Gli ospiti alla fine passeggiano dunque per 115-93 evidenziando l'approccio pessimo dei campioni in carica a questa stagione. Lawson chiude con27 punti e 10/15 al tiro. Solida prova di Danilo Gallinari: 15 punti, 7 rimbalzi, 6/6 ai liberi e tanto lavoro per la squadra. Denver parte col piede giusto.
Bella la vittoria dei Portland Trail Blazer sui Philadelphia 76ers per 107-103: 25 di Aldridge e 21 di Wallace per i padroni di casa, 25 di Williams e 22 di Iguodala per gli ospiti. Gara decisa agli ultimi tiri, molto equilibrata.
Marc Gasol fa soffrire tremendamente Duncan e Blair nel primo quarto di San Antonio-Memphis, caricandoli di falli. Poi però sale in cattedra un fenomenale Manu Ginobili (che novità, eh?), che chiude la gara con 24 pnti e consente ai suoi di vincere facilmente per 95-82. Il migliore per i Grizzlies alla fine è Rudy Gay con 19 punti e 10 rimbalzi.
Gli Orlando Magic si riprendono dalla batosta subita all'esordio coi Thunder e sconfiggono gli Houston Rockets 104-95: ventello per Howard, Redick e un Turkoglu da 10/14 al tiro. Per gli ospiti in serata solo Scola e un Lowry da 20 punti e 12 assist.
Convincente la vittoria dei Toronto Raptors a Cleveland per 104-96 con un bel gioco di squadra e ben 7 giocatori in  doppia cifra. Bargnani 13 punti e un paio di canestri importanti nel finale. Per Calderon 15 punti e ben 11 assist.
Danilo Gallinari
Con un grande terzo quarto da 30-14 i Charlotte Bobcats recuperano un grosso svantaggio ai Milwaukee Bucks per poi superarli 96-95 nel finale punto a punto. Top scorer della gara Brandon Jennings con 22 punti.
Il canestro decisivo di Eric Gordon consente ai New Orleans Hornets di espugnare Phoenix per 85-84. 20 per il neoacquisto degli ospiti, 10 di Belinelli. Per i Suns 14 punti e 12 assist dell'intramontabile Steve Nash, 21 di Robin Lopez.
I New Jersey Nets giocano un primo quarto orrendo a Washington, però mantengono la calma, recuperano pian piano e nel finale battono gli Wizards 90-84. Deron Williams ne mette 23, Humphries ne aggiunge 21 con 16 rimbalzi.
Gli Indiana Pacers superano 91-79 i Detroit Pistons dopo averli dominati per tutta la partita, soprattutto a rimbalzo. Doppia doppia per West, Hibbert e Hansbrough.

Melo e LeBron subito in cattedra, i Lakers buttano via la gara.

Carmelo Anthony protagonista all'esordio
La stagione NBA è iniziata ufficialmente alle 12:00 (ora qui di New York) con i Knicks che hanno avuto la meglio sui Boston Celtics orfani di Paul Pierce per 106-104. Primo tempo tutto a favore degli uomini di Mike D'Antoni, che fanno bello e cattivo tempo mettendo a referto ben 62 punti. Nel terzo quarto però entrano in campo ben altri verdi, che guidati da un grandioso Rajon Rondo (31 punti e 11 assist per lui) ribaltano completamente la gara. Nell'ultimo quarto però Carmelo Anthony torna a brillare e rimonta fino alla bella e importante vittoria. 37 punti con 10/17 dal campo per Melo, ventello cpn 8/11 dal campo per Stoudemire. Ottimi anche i 19 di Douglas e gli 11 di Shumpert, che però si è infortunato. Per Boston 20 anche per il solito Ray Allen e un convincente Brandon Bass. 15 per Kevin Garnett che ha sbagliato il tiro finale per il pareggio e poi si è concesso anche un gesto molto poco sportivo con un avversario. Calmino KG, dai che sei ancora un grande!

LeBron James schianta Dallas


Rivincita della finale dello scorso anno. Il neoacquisto Lamar Odom a metà del primo tempo mette la tripla dell'11 pari dei Mavericks contro i Miami Heat, ma la aprtita di Dallas si chiude in quel momento. La vittoria di LeBron James, Dwyane Wade e compagni è ben più schiacciante del 105-94 finale: ci sono stati anche 30 punti abbondanti di vantaggio per gli ospiti. James ne ha messi 37 con anche 10 rimbalzi e 6 assist. Wade ha aggiunto 26, gli altri non hanno proaticamente avuto bisogno di giocare, o quasi. I Dallas Mavericks annichiliti, abbastanza inutile dare i loro score.

A meno di un minuto dalla fine della gara i Los Angeles Lakers conducevano di 6 punti allo Staples Center contro i Chicago Bulls. Ma dal canestro dell'87-81 di Bryant poi un bel 7-0 per i Bulls col canestro della vittoria di Derrick Rose. Bryant si fa stoppare l'ultimo tiro e Los Angeles perde all'esordio 87-88. Primo tempo equilibrato con Chicago sempre meglio e avanti all'intervallo. A metà del terzo quarto però la reazione Lakers con Kobe (28 punti e 6 assit per lui) e tutta la panchina che da il suo buon contributo, nota positiva della giornata. In particolare bene Steven Blake con 12 punti. Avanti anche di 9 fino all'ultimo, tremendo minuto. Rose ha chiuso con 22, Deng con 21. Senza Bynum sospeso e con Artest (vi avverto: non lo chiamerò mai Metta World Peace!!!) in quelle condizioni proprio non si poteva fare meglio. Ma la sconfitta brucia comuque moltissimo.

Gli Oklahoma City Thunder hanno esordito sbarazzandosi abbastanza facilmente degli Orlando Magic per 97-89. Anche qui punteggio abbastanza bugiardo, la vittoria è stata piuttosto schiacciante. Trentello netto e in scioltezza per Kevin Durant, 19 per Harden e 14 per Westbrook. 11 e 15 rimbalzi per un Dwight Howard molto poco incisivo...

Nell'ultima gara della giornata d'apertura i Los Angeles Clippers hanno vinto 105-86 in casa dei golden Staet Warriors. Griffin, Paul e Billups hanno piazzato il ventello.

sabato 24 dicembre 2011

Finalmente parte la stagione. L'uomo chiave? Russell Westbrook...

Domani si ricomincia, è il caso di dire finalmente.
Sarà una stagione strana, piena di dubbi. Moltissime gare in pochissimo tempo, stress prevedibilmente elevato e per di più con una preparazione fisica che non per tutti i giocatori potrebbe essere adeguata. Considerate le polemiche, gli scioperi, le ambiguità che ci sono state tra estate e autunno, mi aspetto una regular season non esaltante. Comunque si riparte, e questo è l'importante. Proviamo a fare il punto della situazione nelle due Conference.

EST
A mio avviso l'unica squadra che può fermare i Miami Heat è...Miami. La chiave di volta è la sempre è sempre quella, la dubbia tenuta mentale di LeBron James e in secondo luogo di Chris Bosh, come ha dimostrato la finale dello scorso anno persa contro i Mavericks. Se i due riescono a tenere psicologicamente gli Heat possono vincere, pur essendo ancora deficitari nell'asse play-pivot rispetto ad altre squadre. Però è indubbio che a livello fisico e di pura classe cestistica non si discutono.
Due secondo me saranno le avversarie di Miami a Est, prima tra tutte New York. Chandler è un buon acquisto, hanno tre playmaker che possono garantire controllo del ritmo, variazioni tattiche e anche qualche punto, che non dispiace. Bisogna sempre vedere come al solito se il gioco voluto da D'Antoni si adegua alle caratteristiche dei suoi giocatori, ma con un anno in più c'è da sperare in un maggiore equilibrio. E poi spero che Fields si adegui ai sui compagni meglio dello scorso anno dopo la trade di Melo. Poi ci sono i Bulls, tosti in difesa ma con un attacco che è solo Derrick Rose o quasi. Se non trovano altre varianti offensive faranno una buona stagione ma dubito che possano arrivare fino in fondo. I Boston Celtics hanno tutti un anno di più, difficile che a livello fisico possano tenere questi ritmi.
Tra le altre spero in qualche sorpresa per il roster dei playof, mi piacerebbe vedere qualche volto nuovo. Io terrei d'occhio i Nets di Deron Williams, in attesa che torni Lopez. Per il Mago a Toronto prevede un altro anno di vacche magre, ma magre...

OVEST
Non penso che i Dallas Mavericks possano ripetersi: Odom è senz'altro un grande acquisto, ma senza Chandler a coprire i tabelloni e Barea a rompere gli schemi e creare dal niente hanno perso delle varianti abbastanza importanti. Poi saranno appagati del gran titolo ottenuto lo scorso anno, e per Jason Kidd e compagni anche il tempo passa, non dimentichiamocelo.
I Lakers hanno poche chances di vincere la conference: non tanto per la perdita di Odom e Brown, quanto per quella impossibile da sostituire di Phil Jackson. Mike Brown è un discreto allenatore, ma non illudiamoci che sia a livello del Maestro Zen. C'è Messina che deve insegnare alla squadra a difendere e essere "tosti", ma in un solo anno e per di più senza praticamente training camp non aspettiamoci troppo. Per il resto Millsap e Kapono possono essere due soluzioni interessanti in attacco, vedremo, la panchina non mi sembra troppo scoperta in attesa del "colpo" promesso da Kupchak. Però li vedo da playoff, di certo non da titolo.
I San Antonio Spurs sono dei "nonnetti", inutile far finta di niente. Come si sono sciolti nei playoff contro Memphis lo scorso anno dopo aver dominato la regular season dimostra che a livello fisico possono pagare. Con 66 partite in così poco tempo difficile tengano, è lo stesso discorso dei Celtics. Mi piacciono i Portland Trail Blazers, anche se l'addio di Brandon Roy è, cestisticamente parlando, una tragedia e non solo per la squadra. I Clippers sono oggettivamente da playoff: Paul e Griffin sono una coppia da capogiri, Billups un giocatore che io avrei voluto nell'altra sponda Los Angeles.

Su quale squadra puntare allora quest'anno?
Io  i miei dieci dollari li metterei sugli Oklahoma City Thunder.
Se Russell Westbrook si mette in testa una volta per tutte di essere il secondo terminale della squadra e fa arrivare palla al primo Kevin Durant nei momenti che contano, la squadra è attrezzata per arrivare fino in fondo. Ibaka e Perkins garantiscono sufficiente tenuta sotto canestro, Harden è un ottima terza punta, Sefolosha e gli altri una seconda linea di tutto rispetto. Scott Brooks è un allenatore competente, può tenere psicologicamente i nervi saldi fino in fondo.

Insomma, ripartiamo. A prescindere dalle analisi, dalle possibilità, dai campioni e tutto il resto,
da domani per me si torna nella modalità Lakers vs. resto del mondo!