giovedì 19 maggio 2011

Quando Michael Jordan riuscì a fermare il mondo.

Quello che vi (ri)faccio vedere in questo post è uno dei commercial Nike più famosi degli anni '90. Protagonista non poteva che essere il giocatore simbolo di quel decennio, il Michael Jordan capace di vincere sei titoli coi suoi Chicago Bulls, suoi e di Scottie Pippen, Dennis Rodman, Ron Harper e coach Phil Jackson.

Lo spot è stato diretto dall'inglese Jonathan Glazer (regista al cinema di "Sexy Beast" e "Birth") nel 1996.
Per me è un capolavoro assoluto.
Perché racconta al meglio quello che succede a un appassionato di basket nell'attimo esatto in cui percepisce che questo sport sta per regalargli arte in movimento.
La canzone è "Prayer Cycle" di Alanis Morissette.
Se già lo conoscete lo apprezzerete ancora una volta, sennò godetevelo con cuffie e silenzio assoluto intorno. E' da brividi.


2 commenti:

Mattia ha detto...

Ancora ricordo quando iniziarono a chiamarlo Magic Jordan. Era giovane. Mi irritava. Continuo ad amare in maniera assoluta l'unico, vero, inimitabile, 'Magic'. Però, cazzo, questo è stato troppo forte per potergli volere male... E poi ha giocato anche contro gli alieni cattivi! ;o)

Unknown ha detto...

Infatti, due giocatori totalmente differenti. Il primo Jordan era un solista immaturo, poi quando sono arrivati Pippen e Jackson si è trasformato letteralmente ed è diventato oggettivamente il più forte di tutti. E poi come ha gestito rodman nel secondo 3-peat è un capolavoro di maturità. Grande Mattia!