E anche in Italia parte finalmente la postseason.
Ad aprire le danze è stata la gara Bennet Cantù - Cimberio Varese, seconda contro settima. Anche se però a dire il vero si è ballato pochino, perché dopo i primi dieci minuti i ragazzi di coach Trincheri erano avanti 27-10 e la partita si è praticamente chiusa. Del risutatto finale, 78-53, c'è poco da raccontare a parte forse gli score dei vari giocatori. Cantù ha subito imposto ritmo, fisicità, tecnica alla gara e la squadra di Recalcati, che mi è parsa già più che contenta di essere arrivata ai playoff, non ha opposto la minima resistenza. Protagonista dell'allungo iniziale e decisivo Vladimir Micov, che alla fine ha chiuso con 14 punti, gli stessi dell'inossidabile Nicolas Mazzarino (foto). Per il resto davvero poco altro da segnaalre, la partita praticamente non si è giocata. Adesso Gara 2 diventa fondamentale per capire le possibilità di reazione di Varese, che ad essere sinceri sembrano pochine.
Totalmente differente invece la questione tra l'Armani Jeans Milano e la Dinamo Sassari: gli ospiti fanno subito capire che sono venuti al Forum per giocarsela, e rispondono colpo su colpo alla corazzata di Dan Peterson anche se privi del loro cervello, Travis Diener. Molti errori, tensione, dominio delle difese nel primo quarto, che finisce 16-12 per i padroni di casa. Ma Sassari pare prendere sempre di più le misure agli avversari e anche quando subisce dei mini-parziali rimonta immediatamente. Insomma, l'equilibrio è pressoché totale fino alla volata finale, a cui l'Armani Jeans si presenta col vantaggio di 66-59 a pochi minuti dalla fine. E perentoria arriva la rimonta degli ospiti capitana dal solito, gigantesco James White. Il sorpasso arriva all'ultimo minuto coi liberi di Pinton per il 71-69. Hawkins segna il primo libero ma sbaglia quello del pareggio. La Dinamo Sassari sbanca Milano e mette a segno la prima grande sorpersa di questi playoff. 16 per White, 12 per Hunter, 11 per Pinton e 10 per Sacchetti per i vincitori. 18 di Jaaber che però ha perso una palla sanguinosa nel finale concitato. Hawkins 13 ma con un errore tremendo alla fine. Ancora un capolavoro di coach Romeo Sacchetti. Da inchino.
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