Se i Playoffs NBA ci stanno dicendo che le vecchie grandi realtà del basket degli ultimi 10 anni stanno lasciando spazio a nuove, agguerrite e giovani squadre, la finale di Eurolega ha riproposto una sfida fra le due più vincenti in questa competizione. Maccabi e il Panathinaikos (7 delle ultime 11 euroleghe) con il suo coach Obradovic che ne ha vinte 7. Il pronostico sembra chiaro, un Maccabi che ha sorpreso con una squadra che per molti non avrebbe potuto superare le Top 16 e i greci guidati dal gigantesco M.V.P. Diamantidis.
Inizio con un Pana dominante sotto, con stoppate e palla in post basso, mentre il Maccabi tiene con il tiro perimetrale. Partita che va avanti molto equilibrata, punteggio basso, intensità alta. Insomma, una finale. Entra Batiste e via col pick and roll che domina da anni in Europa che porta il Pana al 22-15 alla fine del primo quarto. Difficile per il Maccabi poter competere col 10% (contro il 73%) da due punti.
Il mancino Eidson tiene botta e riporta sotto gli israeliani, con la partita che si fa nervosa e i falli abbondano.
Fatemi dire non mi piace vedere un Sato timido ed esitante che rinuncia a tiri che dovrebbe prendere.
Il Maccabi sta in partita grazie alle percentuali da 3. Il primo tempo finisce 33-30 per il Panathinaikos.
Inizio di secondo tempo con un Maccabi molto carico, Pargo e Schortsanitis su tutti, i tanti tifosi gialli iniziano a farsi sentire. L'uscita per i terzo fallo di "Baby Shaq" fa perdere slancio sotto canestro al Maccabi e con 2 triple di un Sato finalmente in fiducia si arriva al 43-36 a metà quarto. Blatt tenta di confondere le acque con difese miste e cambi vorticosi. Ma spesso perdono uomini soli sotto canestro, tanto che Fotsis schiacchia il +11 a 2' dalla fine del terzo quarto. A 10' dalla fine la vera differenza la fa il solo 25% da 2 del Maccabi.
Silente nel primo tempo Nicholas è decisivo nell'allungo che porta il Panathinaikos in vantaggio in doppia cifra e in controllo soprattutto emotivo della partita. Eliyahu illude i gialli col quintetto piccolo, quando tutto sembrava filare liscio il Pana improvvisamente sente la paura di vincere e perde tante palle, non riesce a passare la metà campo, addirittura commette una infrazione di 5'' sulla rimessa.
Ma alla fine è vittoria, l'ottava per coach Obradovic, il più grande di tutti in Europa, i fatti parlano chiaro.
L'MVP non poteva che essere Diamantidis con 16 punti, 9 assist e 5 rimbalzi.
Complimenti ai greci, nel primo tempo hanno sigillato l'area, nel secondo allargato il campo con il tiro da tre e hanno vinto con merito nonostante un pessimo 14/24 ai liberi
Niente da fare sotto canestro per il Maccabi, anche per i falli precoci di Schortsanitis, che non ha mai dato la sensazione di riuscire a vincere.
Chapeau al Pana, a quel genio di Obradovic, ad una squadra che ha lottato, che ha battuto in una serie capolavoro i favoriti del Barcellona. Ma anche complimenti al Montepaschi Siena, terzo con l'80-62 al real Madrid, con la certezza che il ciclo non è finito.
Di Mauro Donzelli
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