sabato 26 marzo 2011

New York e Boston, adesso è crisi

Tredici gare giocate in nottata. Partiamo dalle due sconfitte eccellenti, in particolare qualla dei Celtics in casa contro i Bobcats per 81-83 che pregiudica forse definitivamente alla squadra di Doc Rivers di arrivare prima a Est. Anzi, adesso Miami è a sola mezza partita di distanza, e farsi superare per giocare un eventuale secondo turno in trasferta proprio contro gli Heat sarebbe mortifero. Comunque sia, stanotte i Celtcis sono crollati nell'ultimo quarto (segno di stanchezza o distrazione?), finito 30-15 per gli avversari. Nessun giocatore delle due squadre è arrivato neppure al ventello.
Se Boston non sorride, i New York Knicks sono in piena, totale confusione. Quinta sconfitta di fila, 96-102, per di più in casa contro i Milwaukee Bucks guidati da un Brandon Jennings che nel primo tempo ha messo 23 punti e ha finito con 37. Bogut ha aggiunto un bel 21 e 17 rimbalzi, dominando sotto i tebelloni. Per i Knicks 53 complessivi di Stoudemire e Anthony, ma il resto della squadra totalmente deficitario a parte un Tony Douglas da 16 e tanta volontà. Come si presenterà D'Antoni ai playoff? Parecchi dubbi sulla squadra.
Passiamo alle vincenti a Est: i Chicago Bulls in una gara molto bella passano nel finale i Memphis Grizzlies 99-96 con gli ultimi 6 punti di Derrick Rose, che alla fine ne mette 24, uno in più di Luol Deng. I Miami Heat battono 111-99 i Philadelphia 76ers dilagando nell'ultimo periodo (34-17). 39 per Wade, 32 per James, 20 per Bosh: con queste cifre è difficile per chiunque tenere botta contro questi tre. Però intorno a loro continua a esserci il vuoto, e qusto rimane un fattore preoccupante per l'alchimia della squadra.
Gli Orlando consolidano il quarto posto battendo 95-85 i New Jersey Nets con 21 e 14r di Howard e 20 di Turkoglu.
Passiamo a Ovest, dove il buzzer di Batum (foto) consente ai Portland Trail Blazers (che squadra!) di battere i San Antonio Spurs per 98-96. Niente di grave per la classifica della squadra di Popovich, sicuramente prima nella Conference, però senza Duncaninfortunato sono al secondo stop di fila, segnale per nulla incoraggiante. Stanotte 21 per Manu Ginobili, così come per Miller e Batum appunto dall'altra parte. Dietro di loro sesta vittoria di fila per i non brillantissimi Lakers nel derby contro i Clippers: 112-104 con 37 di Bryant, 26 di Gasol, doppia doppia del rientrato Bynum e 15 di un Ron Artest in scioltezza. Per i "cugini" 30 di Mo Williams e 22 di Blake Griffin. Gli Hornets reagiscono bene al tremendo infortunio di David West e passano a Phoenix 106-100 col ventello di Paul e altri quattro in doppia cifra. Soltanto 3 punti per uno spento Marco Belinelli. Non va molto meglio a Bargnani, che ne piazza solo 7 e vede i suoi Raptors massacrati 100-138 dai Golden State Warriors, che mandano 4 giocatori oltre il ventello.
L'unico dei tre italiani a sorridere del tutto è Danilo Gallinari, che ne mette 17 e trascina i suoi Denver Nuggets alla vittoria 114-104 sui Washington Wizards. Sempre più probabile quel primo turno di playoff contro gli Oklahoma City Thunder, che hanno sistemato i Minnesota Timberwolves 11-103 con 23 di Durant e altri 6 giocatori in doppia cifra, segnale importante del loro gioco di squadra.
Nelle altre due gare giocate stanotte i Cleveland Cavaliers hanno battuto 97-91 i Detroit Pistons con 24 di Hickson, i  Sacramento Kings hanno strapazzato 110-93 a domicilio gli Indiana Pacers con le doppie doppie di Cousins e Dalembert.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Disastro Celtics. Sono assai depresso. Anche perchè tra poco ci sono Spurs, Heat e Bulls.

Unknown ha detto...

Ma paradossalmente quelle sono le sfide che possono ridare forza ai Celtics, che quando vedono avversari diretti riprendono forza...
Se riescono a rimanere secondi io comunque li vedo favoriti a est, terzi sarebbe molto più dura.