Andrea Bargnani ancora protagonista: 31 punti contro Cleveland |
Anche se privi di Dwyane Wade, i Miami Heat ospitano la sorpresa Indiana Pacers e ne fanno polpette: 118-83 con 33 punti e 13 assist di LeBron James, a cui si sommano i 22 di Chris Bosh.
Col ritorno di Richard Hamilton i Chicago Bulls ritrovano un attacco quantomeno accettabile e superano a Detroit i Pistons per 99-83. 17 e 10 assist per Derrick Rose, doppia cifra per tutto il resto del quintetto di partenza a parte un Luol Deng da soli 2 punti.
Convincono i Toronto Raptors che si sbarazzano facilmente dei Cleveland Cavaliers grazie a un Andrea Bargnani sontuoso: 31 punti con 11/16 al tiro e 7 rimbalzi. Molto bene anche DeRozan con 25 punti e Calderon che piazza la solita doppia doppia di punti e assist. I Cavaliers si sciolgono nel terzo periodo, e stavolta anche Kyle Irving delude.
Gli Orlando Magic passeggiano sui Washington Wizarda per 103-85 grazie a un Dwight Howard da 28 e 20 rimbalzi e a un buon Anderson da 23 e 15 rimbalzi.
I Boston Celtics si riposano per un tempo contro i New Jersey Nets privi anche di Deron Williams, poi chiudono i conti 89-70 con un terzo quarto di sostanza. Paul Pierce comanda le segnature con 24, ma contano anche le belle doppie doppie di Kevn Garnett e Brandon Bass. 12 assist per Rondo.
La danza finale dei tiri liberi premia i Memphis Grizzlies, ancora orfani di Randolph ma vittoriosi in casa dei Minnesota Timberwolves per 90-86. Bella gara, combattuta, che ha visto protagonisti un clamoroso Tony Allen da 8/8 dal campo, mentre dall'altra parte 27 e 14 rimbalzi per Kevin Love e 12 punti e 10 assist per Ricky Rubio, autore di una tripla nel finale di grande carisma.
Notte fonda al Madison Square Garden, dove passano anche i Charlotte Bobcats per 118-110 I Knicks proprio non sanno cosa sia difendere, e anche a livello di durezza in campo lasciano molto a desiderare. Così Boris Diaw fa la figura del leone e ne mette 27, con Henderson che ne aggiunge 24. Alla fine i 32 di Anthony e i 25 di Stoudemire sanno più di beffa che di buone prestazioni. Occorre trovare subito una soluzione alla crisi di New York.
A New Orleans un oazzesco ultimo quarto di Holiday rompe l'equilibrio in favore dei Philadelphia 76ers: 23 per lui e 101-93 per gli ospiti. Belinelli esce dal quintetto di partenza e risponde con un deludente 2/5 dal campo per 5 punti. Ventelli inutili per Landry e Gordon, 19 e 11 assist per Jack.
Manu Ginobili mancherà per molto ma i San Antonio Spurs non si arrendono: superati in rimonta i Golden State Warriors nonostante un Monta Ellis capace di 38 punti, a cui Curry ne aggiunge 20 Jefferson per i padroni di casa però ne piazza 5/5 da tre e tutta la squadra gioca compatta, con la sorpresa Danny Green a fare le veci dell'argentino infortunato. Tony Parker (21) nel finale sale in cattedra e chiude i conti. Finisce 101-95 per San Antonio, colpevole però di un brutto fallo tattico per mandare Brown in lunetta a fine gara. Poco sportivo Popovich.
I Dallas Mavericks non hanno problemi contro i Phoenix Suns: 98-89 con 20 di Nowitzki, 18 di Terry e15 di Odom.
A Denver manca Nene ma i Nuggets non se ne accorgono e si liberano dei Sacramento Kings per 110-93, una gara in cui il garbage time è durato praticamente per tre quarti. Gallinari 8 punti.
I Clippers dominano gli Houston Rockets con Paul e Griffin che ne segnano venti abbondanti, 117-89.
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