martedì 2 agosto 2011

Quando eravamo re - Zoran Savic

Zoran Savic
Si, torniamo ancora una volta a quella fantasmagorica Kinder Bologna di Ettore Messina, di cui abbiamo già incensato Manu Ginobili, Sacha Danilovic, Antoine Rigaudeau, Matjaz Smodis, Picchio Abbio e probabilmente altri in futuro. Oggi tocca a uno dei membri meno spettacolari ma più concreti e redditizi di quel grandioso roster.
Zoran Savic era un giocatore tutt'altro che spettacolare, ma su di lui potevi contare sempre (ma davvero sempre!) su punti, rimbalzi, presenza fisica sotto canestro, bombe da tre piazzate nei momenti veramente topici di una gara, non importa quanto importante fosse. Lui c'era, e quasi sempre la metteva.
Arrivato a Bologna a trent'anni. Savic con la grande Virtus ha vinto scudetto e una Eurolega gloriosa. E' stato a dir poco decisivo nella finale di Barcellona, nel 58-44 contro l'Aek Atene.
Maestro di tagliafuori e rimbalzo, straordinario nella capacità di rimorchio incontripiede, ha anche scritto la storia della nazionale jugoslava, prima e dopo la scissione: un Mondiale, tre Europei, un argento olimpico ad Atlanta 1996.
Io vedendo la Kinder vincere ovunque e con la massima autorità spesso mi domandavo chi fosse il leader carismatico del gruppo. Il sospetto è che il barometro emotivo della squadra lo tenesse in mano questo giocatore silenzioso ma letale, che alla fine era protagonista in ogni momento cruciale di una partita. Questo il nostro omaggio a uno dei centri europei più forti e completi degli anni '90.

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