mercoledì 30 marzo 2011

Durant, gara da MVP. Gli Heat scivolano a Cleveland.

Derrick Rose vincerà quasi sicuramente il titolo di MVP della stagione 2010/2011, ma io rimango convinto che quello che ha maggiormente influito sul rendimento positivo della propria franchigia quest'anno sia stato Kevin Durant. Alla fine è coach Thibodeau che ha sistemato i meccanismi difensivi di Chicago per poter permettere a Rose di giocare la "sua" pallacanestro offensiva. E con le percentuali non esaltanti della point-guard, contano tantissimo anche i rimbazli offensivi che prendono giocatori come ad esempio Noah. Durant invece, insieme ovviamente a Westbrook, Harden e gli altri, ha consolidato lui il gioco offensivo della sua squadra.
Comunque sia, Durant il tempo per vincere i premi ne ha parecchio a disposizione.
Intanto stanotte ha vinto la gara contro i Golden State Warriors, l'ennesima all'overtime. 115-114 con ben 39 punti del numero 35. Il suo buzzer alla fine del terzo periodo è stato semplicemente da antologia, così come i 6 punti negli ultimi 11 secondi infilati da Williams e Ellis per pareggiare la partita. Nel supplementare ancora Durant mette il buzzer del pareggio a 114 e poi Westbrook piazza il tiro libero della vittoria. A Ellis il tiro finale, lungo.
Harden e Westbrook ne hanno messi 29 insieme, Ibaka ne ha aggiunti 19, Perkins ha preso 13 importanti rimbalzi. Per Golden State formidabile Curry da 35, con 24 e 15 rimbalzi di David Lee e 20 di Monta Ellis.
I Miami Heat avevano la possibilità di superare in classifica i Boston Celtics (sarebbe stato a mio avviso fondamentale in chiave playoff), ma hanno clamorosamente fallito l'occasione perdendo a Cleveland 90-102. Vendetta, dolce vendetta dei Cavaliers nei confronti di LeBron James (mai sentita una simile bordata di fischi alla presentazione di un giocatore...), che tanto per gradire infila una tripla doppia da 27p, 12a e 10r. Bibby e Wade ne aggiungono 47 in coppia, ma Bosh delude con solo 10 punti. Cleveland trova invece un grande Anthony Parker da 20 punti, 7/9 al tiro e una difesa di quelle che commuovono. E poi Baron Davis, il cui buzzer a fine primo tempo fa saltare sula sedia.
I Sacramento Kings affossano definitivamente le speranze di playoff dei Phoenix Suns con il 116-113 di stanotte. 24 di Thornton e altri quattro in doppia cifra, mentre dall'altra parte i 14 punti e 13 assist di Steve Nash purtroppo non bastano. Quarta e ultima gara della giornata la vittoria degli Houston Rockets sui New Jersey Nets per 102-87: bene Kevin Martin con 20 punti.

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