Dopo le due gare in trasferta di schizofrenica andatura Siena si giocava una parte importante delle final four in gara 3, lì dove con un'altra squadra greca, il Panathinaikos aveva abbandonato i sogni di gloria un paio di anni fa. I due play reduci da infortuni, Teodosic e McCalebb, sarebbero stati finalmente importanti per le loro squadre? Per fortuna l'intensità difensiva fin dall'inizio era quella di gara 2, con un David Moss che in casa si trasforma. 7 punti subito, agonismo e soprattutto la voglia di attaccare il canestro. Dopo un inizio equilibrato negli ultimi 2 minuti Siena, grazie soprattutto all'ottimo impatto di Jaric con 7 punti consecutivi di grinta, si allontana e chiude il primo quarto avanti 21 a 14.
Il secondo periodo inizia con nessuno che sembra voler fare canestro, con le panchine che sembrano cambiare un po' l'inerzia a favore dei greci, i quali iniziano a correre e a difendere costringendo Siena ad attaccare a difesa schierata. Papaloukas irriconoscibile con 3 palle perse in 2 minuti, ma al solito sempre incazzatto con tutti i compagni (e non solo). Sotto si soffre e Nesterovic inizia a far male. Ci prova un Michelori a contenerlo di sostanza, dopo che Stonerook e Akindele avevano sofferto. La partita ora diventa punto a punto. Un quattro a zero negli ultimi 9 secondi del tempo dà un po' di inerzia a Siena. Pur tirando peggio, specie da 3, la Mens Sana è avanti grazie ai 13 tiri in più tentati (grazie anche a qualche rimbalzo d'attaccocatturatodi energia). La sensazione è che dopo le prime due partite a senso unico questa sarà una gara invece in grande equilibrio.
Si ricomincia con un match ancora più fisico e nessuno si tira indietro. Qualche scambio di generalità fra Moss e Teodosic. Spanoulis, nervosello il suo, si conferma uno dei migliori play d'Europa e soprattutto di essere uno dei giocatori che ha più facilità ad andare a trovarsi un fallo.
A metà terzo quarto con due triple e un po' di transizione Siena sale sul 51 a 44. Jaric continua a convincere Pianigiani che non c'è bisogno di rischiare McCalebb. Con la 14esima persa dell'Olimpiakos (contro le 5 di Siena) la Mens Sana sale a +9. Da lì la pressione difensiva rimane enorme e il terzo quarto si chiude 60-50, soprattutto grazie al 4 su 5 da tre nel quarto, con il pubblico che finalmente si sfoga.
L'Olimpiakos inzia l'ultimo periodo attaccando con pazienza e circolazione della palla, ma Siena tiene e rilancia. Dopo 34' Ivkovic è costretto al timeout dalla tripla di Lavrinovic del 70 a 57. Jaric arriva a 24 punti con 10 su 11 al tiro. Uno Stonerook fino a lì nocivo mette la tripla del +16 e un paio di azioni difensive delle sue. Qualche sofferenza da lì alla fine per rendere il successo ancora più bello e via col 2 a 1 e il match point in casa. Il risultato finale è Montepaschi siena-Olimpiakos Pireo 81-72
MVP ovvio, facile: Marko Jaric, che ricaccia in gola le critiche dei tanti (dite la verità, anche voi!) che avevano criticato la scelta di portarlo a Siena. Ora chissà che un McCalebb a riposo possa essere un fattore per gara 4 o magari per le Final Four.
Di Mauro Donzelli
Le altre gare:
Diamantidis con 18 punti trascina il Panathinaikos sul 2-1 contro il Regal Barcelona, che però ha visto l'improvvisa resurrezione di Ricky Rubio, autore di 16 punti con 4/5 da tre. Alla fine 76-74 per i greci, serie ancora apertissima ed emozionnate.
Il Maccabi Tel Aviv strapazza il Caja Laboral 81-60 chiudendo la pratica nel secondo quarto, finito 17-7: decidivi i 23 punti di Pargo, con 8/13 al tiro. Anche gli israeliani vanno sul 2-1.
Unica vittoria in tasferta quella del Real Madrid, che ha sbancato il campo del Power Electra Valencia 75-66 col mangifico 9/9 da due di D'or Fischer e il più che discreto 7/10 di Ante Tomic. I madrileni anche loro conducono 2-1
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