domenica 13 marzo 2011

All-Star Game italiano: luci e ombre

La luce sicuramente più abbagliante della serata dell'All'-Star Game che si è tenuta al Forum di Milano è stata James White (foto), stella della Dinamo Sassari e  capocannoniere del campionato, che ha vinto la gara delle schiacciate mettendo in evidenza un altetismo degno dei grandi NBA. L'ombra più fastidiosa purtroppo è stato l'infortunio alla caviglia occorso a Sanikidze durante il secondo quarto. Speriamo davvero non sia nulla di grave per quest'altro grande atleta. In mezzo la gara tra la nazionale italiana "sperimentale" di Simone Pianigiani e la selezione di stelle straniere guidata da Dan Peterson. Il primo tempo è stato dominato da questi ultimi, che hanno preso meno alla leggera l'impegno e hanno dimostrato una fisicità ben superiore ai ragazzi nostrani. Distratti, morbidi, gli italiani si sono fatti soterrare 31-49.
Nel terzo quarto la riscossa guidata da Mancinelli e Melli, che hanno rimesso in carreggiata la nazionale fino al -7 con cui si è chiuso il terzo quarto. Nell'ultimo periodo il palcoscenico è apparecchiato per Gigi Datome, che trascina la squadra e segna il canestro del 90-88 finale.
Come commentare questo All'-Star Game che mancava da 5 anni? Visto il momento plumbeo del nostro basket e il malconento che serpeggia silenzioso intorno ad esso - pesante anche l'ultima notizia dell'abbandono di Sky del campionato - probabilmente una serata di spettacolo e relax non ha guastato. Quanto a contenuti tecnici e tattici lo spettacolo è stato non ecezionale, ma alla fine davvero nessuna manifestazione del genere lo è, vedi quello americano. Molto meglio il basket giocato per i due punti!
Chiudiamo con un'annotazione: pensare però a una nazionale che nei prossimi mesi e nelle competizioni importanti potrà avere giocatori come Andrea Bargnani, Danilo Gallinari, Marco Belinelli, Gigi Datome, Stefano Mancinelli, e inserire per il futuro anche ragazzi come Aradori, Gentile, Viggiano, Melli e Hackett (e qualcuno probabilmente l'abbiamo pure scordato) non può non far ben sperare per i nostri colori...

4 commenti:

Vince ha detto...

Concordo pienamente con la tua ottima analisi adriano, gran bel lavoro!

Mauro Donzelli ha detto...

Io un quintetto con Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari, Bargnani lo vedo intrigante. Altissimo, giovanissimo (il più vecchio è il 25enne Mago. Gli altri hanno 24, 23, 23 e 22 anni). Con Mancinelli sesto uomo vecchio 26enne...

VirtusAurelia ha detto...

Ciao Adriano. Innaziatutto sono molto contento che torni l´All Star Game, un momento bello e spettacolare all´interno della stagione.
Daniel Hackett sia arrivato il momento di lasciare un segno nella storia del campionato italiano, dando l´avvio ad una carriera ai massimi livelle e magari anche in nazionale dove, guarda caso, ci sarebbe un po´di vuoto nello spot di play-guardia.

Unknown ha detto...

Non credo che Hackett sia già pronto per essere il play di una nazionale che vuole puntare in alto come la nostra, ma è il futuro garantito, su questo ci sono pochi dubbi.
@ Mauro. Io in quel quintetto ci vedo il futuro dell'Italia. Un bel futuro. E non mi dimenticherei di tiratori come Aradori o Carraretto. Un problema però in quello schieramento lo vedo: chi prende i rimbalzi con Bargnani da 5? Non servirà un centro davvero di ruolo?