Ennesima figuraccia casalinga dei Los Angeles Lakers in una partita che conta, eccome.
Stavolta passare senza neppure troppi problermi allo Staples Center sono i rivali di sempre, i Boston Celtics, che vincono 109-96 dopo aver finito il primo tempo sotto 50-54. Ma all'intervallo i Lakers c'erano andati in vantaggio soltanto perché Kobe Bryant s'era inventato un quarto dei suoi, di quelli che non lo marchi ma puoi solo raccogliere il pallone per la rimessa dopo il canestro.
Per il resto i Lakers sono sembrati i soliti: avulsi dal gioco Artest, Gasol, Bynum e l'intera panchina, in alcuni momenti molti dei nomi appena citati hanno anche evidenziato una condizione mentale a dir poco rivedibile. Artest irriconoscibile, s'è fatto annichilire da un Paul Pierce che gli ha messo in faccia 32 punti con 18 tiri.
Nel secondo tempo poco a poco la concentrazione e l'organizzazione di gioco dettata da Rondo ai compagni ha avuto la meglio su Los Angeles, che praticamente ha risposto solo con le invenzioni di Bryant: per lui 41 punti e una gara encomiabile, perché a differenza di tutti gli altri compagni ogni volta ci mette la testa, la cattiveria, la determinazione e quando sbaglia anche la faccia. Ma lui, solotanto lui.
Per Celtics, solita squadra che è sempre un piacere vedere all'opera nelle gare che contano, la "cattiveria" di Garnett gli ha fruttato 18 punti e 13 rimbalzi, il genio di Rondo invece 10 punti e 16 assist. 21 punti per Ray Allen con 3 bombe messe a segno: gliene manca una manciata per superare il recond di Reggie Miller. Speriamo che con l'arrivo dei playoff l'equilibrio psicofisico visto oggi in campo cambi, perché al momento tra le due squadre non ci sarebbe storia.
Altro match piuttosto importante giocato nel pomeriggio domenicale americano: i Miami Heat sono andati a vincere 108-103 in casa degli Oklahoma City Thunder: Wade 32, James 23, Bosh 20. Per i padroni di casa 33 di Durant, 23 di Green, 20 di Westbrook. Bella vittoria per Miami, non bellissima sconfitta per i Thunder che potevano vincerla questa partita.
3 commenti:
Grande prova di squadra della gang green. A tratti commoventi in difesa. Certo che Gasol ha subito un'involuzione tremenda rispetto allo scorso anno. Idem Artest che però nel corso di tutta la carriera è sempre stato piuttosto discontinuo. Cmq vedere i C's giocare così è un piacere; se poi vincono anche contro i rivali di sempre...
Grandi Celtics, organizzati, cattivi e compatti.
Lakers nulli, Artest e Gasol i più deludenti. E non si dica nulla a Kobe, che è l'unico che ci prova (e quasi quasi ci riesce pure!).
Stagione regolare da mettere in archivio, reuperiamo le energie mentali e fisiche per i playoff.
Forse ha ragione Jerry west: i Lakers sono una squadra che sta invecchiando...
ennesima serata amara..... ci sarà mai questo cambio di marcia??? così si rischia di rimanere al palo.. comincio a vederla brutta 'sta stagione....... spero di essere smentito...
LET'S GO LAKERS!!
sono anch'io d'accordo sull'analisi adriano, stasera c'è poco da dire sulla prestazione "FORZATA" in solitario del Mamba.. ha dato tutto consapevole di non essere seguito dai compagni come troppo spesso accade... stavolta però non poteva davvero fare altrimenti se non ingaggiare un uno contro cinque. applausi per lui. solo per lui.
Posta un commento