giovedì 20 gennaio 2011

Celtics e Spurs sempre più lontani

Con la vittoria 86-82 sui Detroit Pistons i Boston Celtics hanno ripreso un vantaggio di 3 partite sui Miami Heat, al momento ripiombati in una discreta crisi di risutlati e soprattutto gioco. Stanotte a piegare Prince e soci ci ha pensato un Paul Pierce da 22 punti e soprattutto una difesa di squadra di quelle che solo i Celtics sanno mettere in campo. Al TD Garden giocare una partita a punteggio basso è ormai sinonimo di sconfitta. Considerando che anche Shaquille O'Neal - stanotte 12 e 12 rimbalzi - sta ritrovando un minimo di forma, Boston appare oggi inarrivabile, infortuni e stanchezza permettendo. Sembrano invece essersi pesantemente inceppati i New York Knicks, battuti a Houston con un pesante 89-104: a salvarsi parzialmente solo Stoudemire e i suoi 25 punti. Chi invece continua a convincere - e lo ha fatto anche, anzi soprattutto, nella sconfitta coi Celtics -  sono gli Orlando Magic, che hanno sistemato di misura 99-98 i 76ers con 6 giocatori in doppia cifra. I New Jersey Nets (che a quanto pare hanno definitivamente rinunciato a Carmelo Anthony) superano 103-93 gli Utah Jazz che stanno attraversando un momento non ottimale. Milwaukee torna alla vittoria sconfiggendo i Washington Wizards 100-87.

Passiamo ad Ovest, dove i San Antonio Spurs nel terzo quarto passeggiano sui Toronto Raptors, recuperano il -11 dell'intervallo e chiudono con un perentorio 104-95. Male Bargnani con 14 punti ottenuti con un 6/20 al tiro. Anche Ginolbili sbaglia molto dal campo ma mette un grandioso 14/14 ai liberi per 23 punti totali. Ottimo Blair con 22 segnature. Gli Spurs adesso hanno 6 partite di vantagio sui Lakers, sconfitti a Dallas 100-109. Terzo periodo imbarazzante per Kobe e compagni, che dopo i Clippers qualche giorno fa sono riusciti a far resuscitare anche i Mavericks. Decisivi Kidd, Marion e Terry, inutili i ventelli di Bryant, Gasol e Odom.
Anthony ne piazza 35, risponde ai 50 combinati della coppia Westbrook/Durant, e i Nuggets battono i Thunder 112-107 in uno statement game secondo me abbastanza importante. Vincono anche i New Orleans Hornets, 103-102 sui Memphis Grizzlies: 20 e 12 assist per Paul, 8 punti con 4/7 per Belinelli. I Suns passano a Cleveland con i 27 dell'eterno Grant Hill e i 15 e 15 assist dell'infinito Steve Nash. I Portland Trail Blazers provano a reagire alla serie interminabile di infortuni (sarà operato anche Marcus Camby) e vanno a sbancare Sacramento 94-90 con Aldridge, Batum e Przybilla. I Warriors superano i Pacers con 36 di Ellis, che contrastano i 32 di Granger. La ciliegina finale è però il solito portento Blake Griffin, che ne mette 29 nella vittoria dei Clippers sui Timberwolves 126-111. Ad andare però in doppia cifra è il suo rivale diretto Kevin Love, con 26 e 11 rimbalzi. 

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