sabato 29 gennaio 2011

Su questi Lakers al momento non si può contare.

12 match giocati stanotte.
Partiamo subito da quello più irritante, la sconfitta casalinga dei Lakers 95-100 contro i Sacramento Kings. La questione più importante della giornata evidentemente era il fatto che Kobe Bryant superasse come numero di punti segnati Hakeem Olajuwon e diventasse l'ottavo marcatore della storia dell'NBA.
Missione compiuta già ne primo quarto, con Kobe che segna 21 dei primi 23 punti de Lakers.
Poi però c'era anche una partita, facile, da vincere: i compagni di squadra hanno pensato che, siccome il loro leader era in vena, l'avrebbe vinta da solo. Quindi non hanno giocato. Nel secondo e terzo periodo i King hanno preso a schiaffi i Lakers, che non hanno saputo completare la rimonta nel'ultima frazione. Ennesima sconfitta causata dalla presunzione di una squadra che si specchia invece di giocare. E' davvero ora di spegnere le luci sfavillanti e cominciare a fare sul serio. Il primo posto degli Spurs ormai è garantito, ma con questo approccio mentale ai playoff non si supera neppure un turno. Da recuperare un Gasol che sta clamorosamente mancando prima a livello emotivo che tecnico. Odom stanotte non è neppure sceso in campo: 0/7 per 4 punti, imbarazzante.
A Est i Chicago Bulls hanno vinto un importante scontro diretto con gli Orlando Magic 99-90. Partita sontuosa per Dwight Howard, 40 punti e 15 rimbalzi. Il terzo quarto dei Bulls però ha schiantato l'equilibrio, con Luol Deng e Boozer protagonisti. Rose impreciso ma sempre presente.
Boston si ferma senza troppo lottare a Phoenix, che vince 88-71. Miami ancora abbastanza impresentabile sconfigge di un sol punto, 88-87, i Detroit Pistons: dopo Bosh fuori anche Wade, così James ha campo libero e ne mette 39. Dopo la brutta serata al Madison Square Garden una bella rivalsa, ma la squadra decisamente non gira, a prescindere dal risultato. I New York Knicks non danno continuità alla bella vittoria di ieri contri gli Heat e perdono 102-112, mantrattati dai 34 punti di Joe Johnson. Per Gallinari 12 con 4/8 ma non una gara incisiva.
40 di Durant, 35 di Westbrook e i Thunder passano i Wizards dopo due supplementari. Coppia delle meraviglie.
Denver passa senza problemi nella disastrata Cleveland 117-103 con i 33 di un ritrovato Carmelo Anthony. Buon momento per i Charlotte Bobcats che vanno a vincere in casa dei Golden State Warriors 121-113 con 31 di Jackson e 27 di Augustin. Gli Utah Jazz senza Williams fermano l'emorragia di vittorie sconfiggendo 108-100 i Timberwolves con 30 di Millsap e 27 di Kirilenko. I Toronto Raptors perdono (ma dai!) in casa contro i Milwaukee Bucks 110-116. 23 con 23 tiri di Bargnani, 29 di Maggette. Infine i Grizzlies sbancano Philadelphia 99-94 con 22 di Randolph e gli Indiana Pacers passeggiano 124-92 sui New Jersey Nets con 30 di Dunleavy

3 commenti:

Unknown ha detto...

ottimi bulls... per quanto riguarda i gialloviola.. mah.. discontinuità inspiegabile.. tre giorni prima perfetti.. poi cadono miseramente contro avversari a livello tecnico imparagonabili alla compagine del Mamba & co.
che dire... è pur vero d'altro canto che anche squadre come Boston e Miami stanno attraversando un periodo di discontinuità.. quindi in vista playoff non sono proccupato, non ancora, ma bisogna cambiare decisamente atteggiamento, il problema è che ormai lo diciamo da mesi.. eppure........

Unknown ha detto...

Io sono abbastanza sconcertato dall'atteggiamento dei Lakers. Una speranza potrebbe essere quella che, sapendo che comunque non sono più una squadra giovanissima ed atleticamente all'altezza che ne so, dei Thunder, stiano risparmiando energie fisiche e mentali per arrivare ai playoff al massimo. Spero sia così, anche se è un rischio. Almeno secondi per giocare solo la finale senza fattore campo a favore però si deve arrivare.

Unknown ha detto...

Ah, poi mi sono dimenticato di sottilineare che Westbrook ai 35 punti ha aggiunto 13 rimbalzi e 13 assist. Terza tripla doppia della stagione, questa sostanziosa anzicheno...