domenica 27 febbraio 2011

I Lakers battono i Thunder, i Knicks sbancano Miami.



Alla fine il passaggio di consegne tra Kobe Bryant e Kevin Durant come dominatore della Lega a me pare sincerament einevitabile, però stanotte non è avvenuto.
Nel 90-87 con cui i Los Angeles Lakers hanno sbancato la Oklahoma City Arena però non si deve troppo lodare la prova dei due campioni, quanto le difese delle due squadre che hanno scritto la storia della gara. All'inizio infatti è Tabo Sefolosha a primeggiare sul 24 gialloviola, così come Ron Artest insegna scienza della difesa al 35 dei padroni di casa. Risultato? I Thunder quasi sempre avanti con le magie di Westbrook (17 alla fine del primo tempo) recuperati però dai due lunghi dei Lakers, dominanti sotto canestro.
Nel terzo quarto la musica cambia perché i Lakers stringono ulteriormente le maglie dietro: Kobe si sposta sul play dei Thunder e lo annulla (Westbrook segnerà il 18° punto a metà quarto quarto), Artest continua a limitare fortemente Durant, i Lakers piazzano un 21-13 e vanno in testa.
Nell'ultimo period Bryant si intestardisce e forza troppo contro Harden (grande fiesa pure lui) e Sefolosha, però i Lakers tengono dietro e concedoon pochissimo a rimbalzo. Nel finale punto a punto un tripla e un fade-away del 24 risultano letali, e Artest dimostra la sua grandezza difensiva rubando un pallone a Durant nel momento decisivo dell'incontro. Se non fosse stato per uno 0-2 di Odom ai liberi i Thunder non avrebbero avuto neppure i due tiri da 3 per l'overtime.
I Lakers vincono una gara giocando non bene ma dimostrando concentrazione, soldiità mentale, cattiveria cestistica: un ottimo indizio sulla possibile ritrovata voglia di combattere degli uomini di Jackson. Per i Thunder terza sconfitta di fila e l'evidente segnale che ancora non appaiono maturi per competere fino in fondo con le grandi dell'NBA. Ma rimangono comunque il futuro scritto della Laga.

 Ecco che con la vittoria a Miami per 91-86 i New York Knicks acquistano un peso specifico molto più rilevante all'interno della Easter Conference: protagonista Carmelo Anthony con 29 punti, ottimi comprimari Stoudermire e Billups con 16. New York recupera il -11 del primo quarto e va a vincere punto a punto contenendo soprattutto Dwyane Wade (12 punti). Vittoria potentzialmente pesantissima per la squadra di D'antoni, ottenuta anche con una gran stoppata di Stoudemire nel finale. 
I Dallas Mavericks passano a Toronto senza incontrare nessuna opposizione nel secondo tempo, che chiudono 64-39. Il 114-96 finale è segnato dai 31 e 13 di Nowitzki, Bargnani assente per influenza. I San Antonio Spurs mantengono le distanze dalle inseguitrici battendo i Memphis Grizzlies 95-88 con un Manu Ginobili da 35 punti.
Gli Orlando Magic si liberano dei Charlotte Bobcats 100-86 grazie alla doppia doppia di Howard e ai confortanti 16 di Gilbert Arenas, che ha messo un bel 5/7. Inutili i 35 punti di Stephen Jackson. Gli Hawks passano bene a Portland 90-83 con 45 combinati di Crawford e Johnson, i Rockets vincono in grossa rimonta a New Orleans 91-89 sfruttando un Kevin Martin da 33 con 13/13 ai liberi. Ottima prova di Belinelli, 14 punti con 6/8 al tiro.
I Minnesonta Timberwolves sconfiggono i Golden State Warriors 126-123 con Kevin Love che stavolta la doppia doppia la "condisce" a dovere: 37 punti e 23 rimbalzi. Per gli avversari 33 di Curry e 23 di Wright. Phoenix passa in casa dei Pacers 110-108 dopo un supplementare spolverando un eterno Grant Hill da 34 punti. Infine i sempre più convinti e convincenti Philadelphia 76ers vincono a Cleveland 95-91 con sei giocatori in doppia cifra.

2 commenti:

Unknown ha detto...

un segnale importante... da parte di Kobe e soci...

Unknown ha detto...

Vedendo la partita ho avuto anch'io questa sensazione: speriamo bene...