Piero Bucchi non è più l'allentatore dell'Armani Jeans Milano. Al suo posto il 75enne Dan Peterson, storico coach che fece grande l'Olimpia Milano, con cui ha vinto 3 Coppe Italia, 4 scudetti, 1 Coppa Korac e 1 Eurolega.
Con tutto il rispetto per uno degli allenatori più vincenti della storia del nostro basket, la scelta appare quanto meno originale. Magari potrebbe anche starci come trovata pubblicitaria per rilanciare l'immagine di una squadra che, partita bene ad inizio stagione, è poi crollata ed ha gia infilato risultati totalmente deludenti (mancata qualificazione alla Top16 di Eurolega in un girone abbastanza facile, -4 in campionato da Siena, da cui ha preso 30 punti nello scontro diretto). Ma è possibile che la dirigenza di Milano non abbia trovato un allenatore più aggiornato e maggiormente a contatto col campo? Da quant'è che Peterson non allena una squadra di serie A?
Certo, appare chiaro che si tratta di un "traghettatore" verso la fine di una stagione ormai quasi irrimediabilmente compromessa: ma perché allora non dare la possibilità a qualche giovane emergente di farsi le ossa con una grande piazza, oppure a qualche veterano comunque non lontano dal parquet da così tanto tempo? Brindisi qualche giorno fa ha preso in corsa Luca Bechi, uno degli allenatori a mio avviso più seri preparati che abbiamo in Italia. Per Milano non sarebbe potuto andare bene?
Per carità, con questo non voglio assolutamente denigrare o mettere in cattiva luce un uomo molto competente di basket, un'icona che tra l'altro come commentatore di Sportitalia ogni tanto riservava anche qualche gustosa facezia. Dan Peterson è una persona assolutamente rispettabile. Ma pensare che sia possibile vederlo nuovamente allneare Milano a certi livelli dopo così tanto tempo mi pare una scommessa un po' folle.
Comunque in bocca al lupo Mr. Peterson!
Per ricordare la sua grande Tracer Milano, ecco il video degli ultimi secondi di quella mitica vittoria in Eurolega sul Maccabi:
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