Qualsiasi altra squara italiana avrebbe perso contro una Fabi Shoes a tratti scintillante, che ha epsresso un atletismo e una vitalità impressionanti, che ha messo in vetrina uno Sharrod Ford praticamente incontenibile: 24 punti, 13 rimbalzi, 7 falli subiti.
Invece il Montepaschi Siena, mancante di McCalebb, Lavrinovic e Aradori, ha giocato una partita col coltello tra i denti e alla fine l'ha spuntata 74-70 coi tiri liberi decisivi di Moss e Kaukenas.
Un solo dato per capire quanto gli uomini di Simone Pianigiani siano "tosti" anche quando non affrontano un momento facile come questo: massacrati dai rimbalzi in attacco presi dagli avversari per tre quarti di gara, nell'ultimo quarto non ne hanno concesso nemmeno uno. E poi l'organizzazione di gioco, che sceglie di volta in volta il realizzatore che diventa il perno dell'attacco. Oggi è toccato a un grande Rimantas Kaukenas, autore di 21 punti. E poi Nikos Zisis, salito definitivamente in cattedra con il suo ordine, la sua logica, la capacità di attaccare in penetrazione nei momenti fondamentali: Siena ha ritrovato un play di extralusso, che oggi ha messo 11 punti con soli 5 tiri. E poi a turno Hairston, Moss, Rakovic a mettere canestri decisivi e molta fisicità. E poi c'è Marko Jaric, ancora fisicamente e mentalemnte ondivago, che però nel secondo quarto ha mostrato sprazzi si genio cestistico con 2 bombe che hanno permesso al Montepaschi di uscire da una situaizone complicata.
Insomma, non è la squadra schiacciasassi che ricordavamo, la perdita di McCalebb è ancora una ferita aperta. Però Siena ha testa, gambe e soprattutto fegato per fronteggiare le avversità, e almeno in Italia questo le basta per continuare ad essere insuperabile. E in Eurolega per me ancora la questione non è del tutto finita per il secondo posto nel girone.
Detto di Siena, applauso a Montegranaro, realtà del nostro basket.
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