Larry Brown non è più l'allenatore dei Charlotte Bobcats. Le dimissioni sono arrivate sicuramente non impreviste. Ennesimo momento di down per quello che per me rimane a tutti gli effetti un genio cestistico, limitato da un carattere non sempre (eufemismo...) gestibile e da una tendenza mai sopita a buttarsi giù nei momenti di difficoltà.
A livello tattico però Larry Brown è forse il miglior coach dell'era moderna, a mio avviso addirittura superiore a Phil Jackson. E' riuscito a dimostrarlo sopratutto con i suoi Detroit Pistons, la squadra che ha saputo forgiare sulla sua "cattiveria" sportiva e renderla anche equilibrata in campo, malleabile, totalmente ricettiva nell'applicazione degli schemi.
Un tifoso Lakers come me ne sa qualcosa: i meravigliosi Shaquille O'Neal, Kobe Bryant, Karl Malone, Gary Payton (questi ultimi due a dire il vero vecchietti ed acciaccatelli, ma non troviamo scuse, che ancora brucia...) venenro prima sorpresi e poi annichiliti dalla compattezza e dalla lucidità dei nuovi "Bad Boys". Il cervello di Chauncey Billups (Payton secondo me ancora si sveglia urlando la notte...), la difesa di Ben Wallace, la duttilità di Prince, la classe cristallina di Rasheed: Larry Brown ha amalgamato tutte queste componenti e le ha rese una squadra solida, motivata, decisa. Se non fosse stato per Manu Ginobili in gara7 della finale contro gli Spurs dell'anno successivo, Brown avrebbe due anelli invece che uno soltanto.
Ma a prescindere dalle vittorie, Brown rimane un conoscitore di basket e di situazioni legate al gioco come davvero non ce ne sono. Speriamo che questo nuovo rovescio a Charlotte non lo allontani troppo da questo sport di cui è pedina preziosa, insostituibile.
Noi lo omaggiamo con un video di quei grandi Pistons:
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