Due sole gare disputate stanotte.
Ma come si può chiudere un primo tempo sul + 18, segnando addirittura 63 punti, e poi perdere mettendone solo 33 nella ripresa? Chiedete pure ai Miami Heat, compagine che a questo punto della stagione dimostra dei limiti tecnici e anche caratteriali che avrebebro dovuto essere superati da tempo. Come al solito basta l'organizzazione di gioco per mettere in difficoltà LeBron James e compagni. Se poi di fronte c'è una squadra che sa giocare a basket come gli Orlando Magic, ecco che qualsiasi vantaggio non può essere rassicurante.
Il 96-99 patito all'American Airlines Arena di stanotte ha evidenziato poi ancora una falla imprescindibile nel sistema degli Heat: non c'è un centro in grado di fare barriera sotto canestro, e senza il controllo minimo dei rimbalzi non si controlla la partita. Certo, contro Dwight Howard (stanotte 14p e 18r) sarebbe stato difficile per molte squadre NBA, ma Miami proprio non è attrezzata, mente altri team lo sono eccome (vedi Celtics, Lakers ecc.). Altro problema: James e Wade ne hanno piazzati 47 in coppia nel primo tempo, 10 soltanto nella ripresa. Troppo pochi, probabilmente c'è ancora un problema di compatibilità tra i due. Poi magari da qui alla fine i Miami Heat si scatenato, dominano fisicamente e vanno a vincere il titolo, ma a livello di gioco, organizzazione, concentrazione e espressione tecnico/tattica del gioco sono molto indietro rispetto al tabellino di marcia. Comunque gare come quella di stanotte bisogna saperle vincere, e gli Orlando Magic l'hano fatto con la fluidità di gioco e schemi: alla fine decisivi sono stati i tiri pesanti di Jason Richardson (24p, 6/8 da tre), di Anderson, di un Gilbert Arenas che ha segnato il pareggio a 82 con una bomba delle sue. Orlando c'é. Quando coinvolge il giusto Superman e mantiene i suoi bombardieri oliati nei momenti decisivi è una squadra che fa paura.
Chi invece sta progrendendo nel gioco e in particolar mdo nei risultati sono i Denver Nuggets, vittoriosi in casa degli Utah Jazz 103-101 e capaci di conquistare la quinta vittoria in 6 gare da quando si sono rinnovati con la trade. Decisivo un canestro di Afflalo nel finale, ma importante il contributo collettivo, con 5 giocatori in doppia cifra e i 23 perentori di Lawson. Per i Jazz bene Devin Harris, che si sta inserendo da leader nel team.
3 commenti:
goanalisi perfetta adriano.. questi heat ne devono ancora fare di strada, 'sua maestà' james in primis....
analisi.. analisi...... non so perchè ho scritto goanalaisi...
sorry adrià.. :D
Ovviamente perché volevi scrivere GO LAKERS!!!
Figurati Nic, con le scempiaggini che scrivo io...;-)
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